Si professa il sindaco degli ultimi, ma dimentica i bimbi delle scuole elementari lasciati senza mensa. Renato Accorinti ha davvero toccato il fondo della sua incoerenza.

La notizia dell’impossibilità di garantire i pasti caldi agli scolari messinesi era nell’aria da tempo, ma con l’arrivo dei nuovi assessori sembrava essere stata scongiurata la nuova emergenza. Da inizio anno Messina, forse unica città in Italia, non riesce a fornire il servizio mensa alle scuole cittadine, non era mai accaduto prima d’ora, nemmeno quando c’erano quelli di prima. I messinesi, in effetti, stanno comprendendo che si stava meglio quando si stava peggio. Accorinti almeno è onesto - si dice -, ma basta per essere un amministratore appena sufficiente?

La risposta è decisamente no. Lo dicono i fatti, Messina ha vissuto autentiche tregende, come la prolungata emergenza acqua. Tuttavia, a proposito della lindezza dell'Accorinti uomo, vorremmo discutere dell’onestà intellettuale di un personaggio-sindaco fin troppo tronfio che cavalca la tigre della lotta alla mafia, gli ideali della sinistra becera, le tematiche multirazziali e religiose. E’ onesto un sindaco che spende soldi del Comune per assistere al conferimento della cittadinanza onoraria al Dalai Lama, a Milano? E’ onesto un sindaco che in campagna elettorale ha detto di rinunciare a parte dello stipendio per destinarlo ad opere di bene e che oggi non ha scucito un solo euro? Ecco, sull’onestà intellettuale nutriamo seri dubbi.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso è il mancato avvio del servizio mensa nelle scuole. Per alcuni bimbi quello della scuola avrebbe rappresentato l’unico piatto caldo e nutriente della giornata perché ci sono famiglie che non possono permettersi di garantire primo e secondo di carne ai propri figli. Accorinti questo lo sa o pensa alla visita del Dalai Lama a Messina da tenersi a maggio prossimo. Non vorremmo immaginare cosa potrebbe accadere quel giorno….

Davide Gambale