“La Salute mentale a Messina è allo sfascio”. Lo scrivono in una nota indirizzata al dg dell’Asp di Messina e per conoscenza al prefetto e all’assessore regionale alla Salute, Pippo Calapai, Mario Salvatore Macrì e Giovanna Bicchieri rispettivamente segretario generale, responsabile Area medica e responsabile Sanità Uil-Fpl Messina.

“I servizi vengono garantiti, con grandissimi sacrifici e responsabilità da parte degli operatori Medici e del Comparto. Sembrerebbe infatti, che tale Dipartimento non sia per nulla considerato e, che anzi sia addirittura reputato Figlio di un Dio Minore. Eppure, il Servizio di Salute Mentale è deputato a garantire l’assistenza ospedaliera e territoriale di pazienti particolarmente fragili, di cui certo la Società e Codesta Amministrazione debbono farsi carico, nel tentativo finanche di recuperarli ai propri affetti familiari”.

Poi prosegue la nota. “Purtroppo invece, avviene l’esatto contrario e, in modo particolare nel Modulo Dipartimentale di Salute Mentale di Messina Nord, dove a fronte di quanto è stato previsto dall’attuale Dotazione Organica, il numero del personale Medico ed Infermieristico assegnato è talmente sottodimensionato da non essere più in grado di mantenere livelli di assistenza adeguati e, di riposi fisiologici tali da rispettare quanto stabilito dal Dlgs 161/2014.” La Uil-Fpl conclude il documento diffidando l’Asp di Messina. “Nel caso di inerzia da parte dell’amministrazione la UIL FPL avvierà le procedure previste dalla Legge, iniziando con la Proclamazione dello Stato di Agitazione del Personale”.