Quaranta, al momento, le persone indagate. Ma il numero potrebbe anche salire dopo i primi riscontri investigativi per l’indagine sul calcioscommesse che vede coinvolta l’Acr Messina. Il fascicolo è stato aperto dal sostituto Francesco Massara e avrebbe preso le mosse da un esposto depositato dall’allora presidente del Messina, Natale Stracuzzi. La necessità del massimo dirigente peloritano era scaturita dopo le notizie che circolavano su una possibile combine per la gara persa dai giallorossi a Caserta per 4-1.

Molte le puntate sul risultato esatto che fecero scattare il campanello d’allarme della Federbet. La decisione di Stracuzzi di rivolgersi alla Procura fu prettamente cautelativa, e a quanto pare, visti i risvolti che sta prendendo l’inchiesta aveva ragione a tutelare la propria società.

L’inchiesta è coperta dal massimo riserbo, si sa solo che al momento sono 40 le persone indagate, è stato dato in pasto all’opinione pubblica il nome di Arturo Di Napoli, all’epoca dei fatti allenatore dei giallorossi prima della squalifica. Tuttavia, è normale che le combine non lo possa architettare solo l’allenatore, pertanto presto verranno fuori anche gli altri nomi a cominciare dai calciatori e dai dirigenti.

Dopo la partita persa a Caserta era salito sul banco degli imputati il portiere Berardi, messo in discussione su Fb dallo stesso presidente Natale Stracuzzi con parole molto forti. Il calciatore dopo la gara incriminata andò in panchina per qualche settimana. Ma a quanto pare, oltre a Berardi che risulterebbe indagato, ci sono almeno altri 4 calciatori nell’elenco in mano al procuratore della Repubblica. Intanto, oggi il legale di Arturo Di Napoli ha annunciato sul quotidiano Gazzetta del Sud che il suo assistito collaborerà con la giustizia.

A questo punto non è escluso che possano venire fuori clamorosi risvolti che potrebbero coinvolgere anche l’attuale composizione societaria dell’Acr Messina.

La precisazione del legale dell'Acr

“Calcioscommesse, l’inchiesta si allarga”. Il citato brano giornalistico si concludeva con la seguente affermazione: “A questo punto non è escluso che possano venire fuori clamorosi risvolti che potrebbero coinvolgere anche l’attuale composizione societaria dell’Acr Messina”. Converrà che un’asserzione di tal guisa, del tutto disancorata da elementi fattuali, è lesiva dell’onore e del prestigio della società ACR Messina e del suo assett dirigenziale e societario. Come noto, infatti, l’attuale proprietà si è insediata solo da qualche settimana e tale incontrovertibile circostanza rappresenta una discriminante con le precedenti gestioni. E tuttavia, l’affermazione sopra riportata, lascia intendere un coinvolgimento della corrente compagine societaria nell’indagine penale in corso concernente vicende di scommesse illecite, traendo in inganno i lettori in quanto arbitrariamente insinua il dubbio di una implicazione degli odierni quadri dirigenziali e pregiudicando così integrità e rispettabilità della società ACR Messina e dei suoi attuali dirigenti, rappresentando il frutto di una gratuita valutazione dell’autore del pezzo.