I peloritani non riescono a ripetere il buon risultato dell’andata e subiscono un pesante KO contro la corazzata Matera. Le marcature di Mattera e Lannini nel primo tempo e di Salandria, Casoli, Sartore nella ripresa, definiscono il 5-1 con cui la compagine lucana si è sbarazzata, sena grossi affanni, di un Messina fin troppo deficitario in avvio di gara e ingenuo in fase difensiva. Di Da Silva, l’illusorio gol ospite. Per Auteri si tratta della terza cinquina rifilata ai danni dell’Acr, dopo quella realizzata nella passata stagione alla guida degli stessi azzurri e quella realizzata ai tempi di Benevento. La banda Lucarelli paga dazio davanti all’ampio divario tecnico che separava tra le due squadre e continua il digiuno di vittorie in trasferta (l’ultima risale al blitz di Catanzaro sotto la gestione Buonocore-Marra).

La cronaca del match

Starting eleven standard per i due tecnici: Cristiano Lucarelli conferma dieci undicesimi della formazione scesa in campo contro il Taranto, fatta eccezione per il rientrane Musacci al posto di Mancini. Auteri ritrova Proto, l’uomo che lo lanciò sulla panchina dell’Atletico Catania, e si affida al tridente di fuoco Strambelli-Negro-Lanini per regalare ai tifosi i tre punti.

La partenza in sordina di un sin troppo attendista Messina, disegna un inizio match, come da copione, a tinte azzurre: sugli sviluppi del primo corner del match, viene servito Mattera che dalla distanza calcia un pallone insidioso stampatosi sul palo esterno, grazie anche alla decisiva deviazione di Berardi. È il preludio al gol, arrivato con 2’ di ritardo: punizione dalla destra di Strambelli quasi all’altezza della lunetta dell’angolo, la traiettoria della sfera in area è velenosa, passa sotto le gambe di Scognamillo per poi raggiungere proprio Mattera, che, ben appostato, al secondo tentativo timbra il cartellino. Dopo un netto predominio della compagine di Auteri, al 22’ la confortante testimonianza della presenza in campo dell’Acr: cross in mezzo di Sanseverino per Valerio Anastasi, il 9 vince il duello fisico con due avversari e incorna di testa, portiere battuto ma il pallone si spegne fuori di pochissimo, dando solo l‘illusione del gol. È l’azione che suona la sveglia: pochi minuti dopo triplo pericolo costruito dai biancoscudati, prima con Da Silva (tiro da lontano deviato in corner dall’estremo difensore), poi ancora Anastasi (colpo di testa a lato di un soffio), quindi Milinkovic (destro dal limite, forte ma centrale). Nel miglior momento degli ospiti, al 29’ il lampo in acrobazia di Lannini che stronca le gambe alla banda di Lucarelli: l’attaccante, grazie anche all’eccessiva libertà concessa da Grifoni, aggancia e palleggia bene in area prima di battere con una pregevole girata al volo Berardi: 2-0. Messina ancora in vita malgrado il doppio svantaggio, al 35’ vicino persino a ridurre il gap, Milinkovic e Foresta costruiscono una splendida manovra tramutata in gol da Anastasi ma invalidata dalla segnalazione di fuorigioco dell’arbitro. Prima del duplice fischio anche Maccarrone si getta in avanti in cerca del gol che riaprirebbe i giochi, fa a sportellate con due avversari come un bomber di razza, salta l’uomo ma, dopo una buona preparazione, schiaccia troppo il tiro controllato in tuffo da Tozzo.

Avvio di ripresa shock. Lucarelli chiama in panca l’acciaccato Rea, al rientro in campo si presenta al suo posto Bruno. Il giovane centrale dopo appena due minuti viene fatto fuori in velocità da Salandria, che si invola sulla destra e batte con un piazzato Berardi per il 3-0 che chiude l’incontro con mezz’ora d’anticipo. Negro a seguire potrebbe servire il poker, il suo pallonetto supera Berardi ma non Maccarrone che salva in angolo. Al 58’ da un’invenzione di Milinkovic nasce la rete che riaccende il match: il franco-serbo, prolunga il passaggio di Musacci con un filtrante che libera l’inserimento di Da Silva: il sudamericano conferma d’essere in uno stato di grazia e sigla il 3-1. Mera illusione, il Matera ha qualità di rilievo e impiega una manciata di minuti per ristabilire il divario: il quarto gol porta la firma di Casoli, abile nel correggere in rete di testa il corner di Strambelli. I biancoscudati tirano i remi in barca e nel finale la sconfitta assume i canoni dell’imbarcata con il quinto gol subito a firma Sartore, assistito da Carretta dopo un errore in disimpegno di Berardi.

MATERA-MESSINA 5-1

9’ Mattera, 29’ Lannini, 48’ Salandria, 58’ Da Silva, 61’Casoli, 82’ Sartore

MATERA (3-4-3): Tozzo; Scognamillo, Mattera, De Franco; Di Lorenzo (Dal 56’ Armeno), Casoli, De Rose, Salandria; Lanini, Strambelli (Dal 73’ Carretta), Negro (Dal 62’ Sartore). Panchina: Biscarini, D’Ammacco, D’Egidio, Didiba, Gigli, Infanitno, Ingrosso, Meola. All. Auteri.

MESSINA (4-3-1-2): Berardi; Grifoni, De Vito, Rea (Dal 46’ Bruno), Maccarrone (Dal 76’ Palumbo); Musacci, Sanseverino (Dal 60’ Madonia), Da Silva; Foresta; Milinkovic, Anastasi. Panchina: Russo, Benfatta, Akrapovic, Capua, Ciccone, Ferri, Mancini, Saitta, Ventola. All. Lucarelli.

NOTE. Ammoniti: Maccarrone, Scognamillo, De Rose, Casoli, Da Silva; Corner: 6-2; Recupero: 0’ e 3’.

 

Paologiorgio Vinci