Politica
Revoca nullaosta Genio Civile: Comune non trasformi prescrizioni in rissa
CapitaleMessina prova un certo disappunto per questa Amministrazione che, anziché prestare attenzione alla sicurezza geologica del territorio, non si adegua alle correzioni e reagisce in malo modo
- 26/03/2017Marcella Ruggeri
Il rischio sismico non ammette leggerezze ed è per questo CapitaleMessina sente l’urgenza di intervenire sulla polemica trasformata in rissa dall'Amministrazione verso gli uffici del Genio Civile di Messina che hanno revocato il nullaosta alla Variante di salvaguardia. I responsabili del Movimento Gianfranco Salmeri e Pino Falzea non hanno in mente una critica aprioristica verso l'Assessore al ramo, come scrivono nel documento, ma sono preoccupati per le sorti del territorio: “perché gli assessori passano, spesso per fortuna, ed i problemi invece rimangono”.
I due firmatari si lanciano in una considerazione di ordine politico valutando il galateo istituzionale di questa Giunta. “Ogni volta, o perlomeno quasi ogni volta, che l'Amministrazione comunale riceve da qualche Istituzione, Prefettura, Assessorati regionali, in questa occasione il Genio Civile, indicazioni, veti, direttive, anziché reagire in maniera dialettica, si stizzisce in maniera plateale. Gli assessori di Accorinti, riluttanti al confronto ed impermeabili alle critiche, reagiscono in maniera pavloviana: "noi siamo i giusti, gli onesti, gli eticamente corretti, per cui ogni nostra azione politico-amministrativa è per tale ragione implicitamente giusta e corretta e chi ci ostacola lo fa per interessi opachi o perché appartiene ai poteri forti".
La cronaca politica di questi ultimi anni è ricca di aneddoti al riguardo. L'Ingegnere Capo del Genio Civile Santoro pone delle obiezioni di ordine tecnico, per la tutela della sicurezza di tutti noi cittadini, dando oltretutto la disponibilità dei propri uffici per correggere il provvedimento. La risposta dell'Assessore De Cola è piccata, polemica, i toni sono litigiosi: il delitto dell'ing. Santoro sembra essere quello della "lesa maestà", ma "come si permette?" Finiamola, per favore, un pò di serietà! Se, come dice Accorinti "le Istituzioni sono sacre e vanno sacralizzate", si parte dal rispetto delle istituzioni con le quali ci si confronta ed il Genio Civile è una di queste. Se poi ci addentriamo nel merito tecnico della questione, l'ing. Santoro revoca il nullaosta alla Variante del PRG in quanto non adempiendo alle pregresse prescrizioni, ovvero la microzonazione sismica, "espone, pericolosamente, qualsiasi intervento di pianificazione urbanistica, ancorché riduttiva, agli imprevedibili effetti, sul costruito e sull’edificabile, di una eventuale amplificazione dell’accelerazione sismica dovuta alla particolare natura dei terreni di sottosuolo presenti nei centri abitati di Messina- . Si rammenta, a tal proposito, soltanto a titolo esemplificativo, la presenza, in tutto il centro storico, di svariati metri di terreno detritico anche risalente alle macerie del sisma del 1908, poggiante sui sottostanti depositi alluvionali ricchi di limi e sabbie talvolta sovrassature. Il tutto aggraverebbe, prevedibilmente, i livelli di pericolosità sismica.."
Nella qualità di cittadini vogliamo vederci chiaro ed essere tranquillizzati sulla sicurezza delle nostre famiglie, dei nostri figli. Quand'anche le prescrizioni del Genio Civile fossero ridondanti, qualora fossero anche dettate da un eccesso di zelo, ammettiamo per assurdo anche questa ipotesi, noi, Assessore DeCola, anche per le ferite che la nostra città ha subito nel proprio passato, sul rischio sismico non ammettiamo leggerezze: faccia il suo dovere, si adegui, senza perdere tempo ulteriormente, alle prescrizioni del Genio Civile!
Marcella Ruggeri