Eseguiti 21 arresti e sequestri per oltre 10 milioni di euro. Il blitz dei finanzieri del Gico del nucleo di polizia tributaria, denominato Domino, ha colpito il clan Mangialupi. Impegnati 190 uomini e 50 mezzi. Con l'accusa di associazione per delinquere di stampo mafioso sono arrestati: Domenico La Valle, Paolo De Domenico, Francesco Laganà, Antonino Scimone, Alfredo Trovato, Salvatore Trovato e Giovanni Megna, tutti appartenenti al clan 'Mangialupi', attivo nella zona sud di Messina.

Altre quattordici persone sono state arrestate per reati come traffico di stupefacenti, estorsione, furti, rapine e detenzione illegale di armi. Figura cardine dell'indagine delle fiamme gialle è Domenico La Valle, titolare di un'attività commerciale nel quartiere a ridosso dello stadio di calcio 'G.Celeste'. Coinvolto fin dagli anni Ottanta in procedimenti penali, era da tempo considerato dagli inquirenti un imprenditore strettamente collegato a esponenti della cosca Trovato - clan Mangialupi.

Con le accuse a vario titolo di furto, spaccio di droga, estorsioni, detenzione di armi sono stati invece arrestati Alberto Alleruzzo, Francesco Alleruzzo, Angelo Aspri, Giovanni Aspri, Carmelo Bombaci, Nunzio Corridore, Santo Corridore, Francesco Crupi, Domenico Galtieri, Giuseppe Giunta, Daniele Mazza, Francesco Russo, Gaetano Russo e Mario Schepisi. Per tre persone è stato disposto l'obbligo di firma. Figura cardine dell'indagine l'impreditore Domenico La Valle, imprenditore collegato al clan Mangialupi che avrebbe costituito il punto di riferimento economico della cosca, facendo da contraltare al ruolo operativo dei fratelli Trovato.

I finanziari hanno sequestrato tre società operante nel settore del noleggio di apparecchiature di gioco e scommesse, diciotto immobili, tra cui una lussuosa villa con piscina, un prestigioso appartamento con attico, una rivendita di generi di monopolio, e una imbarcazione per un valore complessivo di 10 milioni di euro.