Sette figure di spicco riconducibili al clan Mangialupi dove il braccio dell’organizzazione criminale è Domenico La Valle, titolare di un bar pasticceria nella zona sud, sono state bloccate dalle Fiamme Gialle per la loro attività illecita nel traffico delle videoslot con grossi giri di denaro in contanti. L’operazione, intitolata “Dominio” e portata a termine alle prime luci dell’alba, ha consentito l’arresto di 21 soggetti: oltre ai sette Domenico La Valle, Paolo De Domenico, Francesco Laganà, Antonino Scimone, Alfredo Trovato, Salvatore Trovato e Giovanni Megna, altri quattordici con capi d’accusa a vario titolo quali traffico di stupefacenti, estorsione, furti, rapine e detenzione illegale di armi e altri tre provvedimenti di obbligo di firma, per tre persone con intestazione fittizia di beni.

Il blitz del Gico del Nucleo di Polizia Tributaria ha eseguito il provvedimento emesso dal Gip del Tribunale di Messina, Monia De Francesco, su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia peloritana. Le figure finite nella rete degli inquirenti bazzicano e sono protagonisti nel clan Trovato-Mangialupi, operante nei pressi dello stadio di calcio 'G.Celeste', addirittura dagli anni Ottanta. Somme ingenti di liquidità circolavano all’interno di un ufficio di un distributore di carburante nelle immediate vicinanze dell’attività di La Valle. Una sorta di “cassa continua” dell’organizzazione in cui la Guardia di Finanza durante una perquisizione ha sequestrato 140mila euro in contanti insieme a un ”libro mastro” che registrava gli introiti della cosca, pari a un milione e 800mila euro con cadenza mensile, da sei anni a questa parte. I sequestri dell’operazione vanno a colpire un patrimonio di 10 milioni di euro tra 18 immobili in cui compaiono una lussuosa villa a Rodia sul versante tirrenico e una intera palazzina con attico nella zona sud, entrambi di proprietà di Mimmo La Valle, tre società di noleggio di videoslot, un’imbarcazione di tipo gommone, oltre a 159 macchine di video poker e 369 schede elettroniche.

“Questo è un gruppo criminale molto poco permeabile, legato da associazione per delinquere di stampo mafioso - ha spiegato in conferenza stampa il Procuratore Vincenzo Barbaro. L’utilizzo del metodo mafioso si riconosce in numerosi episodi ai danni di esercizi sottoposti a furti. La Valle è persona dedita all’utilizzo del gioco come attività di business, con molteplici apparecchi di videoslot modificati. Questo permetteva di alterare le vincite a vantaggio dei titolari. I proventei venivano poi reinvestiti in acquisti immobiliari. Impegnati 190 uomini e 50 mezzi. La Valle era da tempo considerato un imprenditore strettamente collegato a esponenti della cosca Trovato - clan Mangialupi. Con le accuse a vario titolo di furto, spaccio di droga, estorsioni, detenzione di armi sono stati invece arrestati Alberto Alleruzzo, Francesco Alleruzzo, Angelo Aspri, Giovanni Aspri, Carmelo Bombaci, Nunzio Corridore, Santo Corridore, Francesco Crupi, Domenico Galtieri, Giuseppe Giunta, Daniele Mazza, Francesco Russo, Gaetano Russo e Mario Schepisi.

Marcella Ruggeri

Foto Rocco Papandrea