Pasquale Caliri del Marina del Nettuno Yachting Club è tra i sei chef siciliani che approdano nella guida Eurotoques curata dall’associazione che ha come presidente onorario Gualtiero Marchesi e che riunisce i migliori  cuochi italiani. Per festeggiare l’evento realizzata al Marina del Nettuno a Messina una singolare cena a dodici mani.

EuroToques è l’associazione di cuochi d’eccellenza presieduta da Enrico Derflinger che vanta come presidente onorario Gualtiero Marchesi già rettore di Alma, la scuola internazionale di cucina italiana dove si è specializzato Pasquale Caliri, chef del Marina del Nettuno Yachting Club di Messina. Essere inserito sulla guida dell’associazione rappresenta una medaglia al valore. Il criterio di ammissione è molto selettivo. La guida viene considerata dagli addetti ai lavori una sorta di testo sacro della cucina.

Occorre essere presentati da altri componenti e mostrare doti di unicità ed eccellenza per essere inseriti. Caliri, dopo aver raggiunto altri importanti traguardi, come l’inserimento nella guida Michelin, ha tagliato anche questo. E ha ottenuto un altro riconoscimento. Euro-Toques, per ufficializzare l’ingresso dei sei cuochi siciliani, ha scelto Messina ed il Marina del Nettuno per organizzare una cena di gala Così i sei nuovi entrati hanno preparato una cena a dodici mani. Ne è venuta fuori una serata che difficilmente sarà dimenticata dai commensali.

E’ stato il trionfo del gusto. Ai fornelli, oltre a Caliri, gli altri cinque chef inseriti nella guida: Paolo Austero dell’osteria Scopari di Mazara del Vallo, Antonino Fratello, siciliano ma chef dell’hotel Excelsior di Roma, Matteo Giurlanda del ristorante Monte Giuliano di Erice, Davide catalano del ristorante Tentazioni gusto di Trapani, e Rocco di Marzo del ristorante Le Mura di Trapani. Presenti i vertici di EuroToque: dal vicepresidente Claudio Ceriotti, al consigliere Filippo Sinisgalli, al vulcanico Chef Giuseppe Triolo.

Ognuno ha preparato la propria specialità: dalla vellutata di ceci con Baccalà, al cous cous al nero seppia con bottarga di ricci, ai cubi di cernia in sinfonia di terra, al merluzzo arrosto con spuma  di patate e salsa di pesce stocco agghiotta e pera, allo zuccotto ai profumi di Sicilia, all’immancabile cannolo. Tutto impiattato con rigore e grande fantasia.

Tutti d’accordo a tavola su un punto: i fast food uccidono il gusto. Bandito dalla cucina l’olio di palma. Spazio ai prodotti nostrani, e alle materie prime dell’isola. Alla fine applausi a scena aperta.