Chiama in causa tutto uno spiegamento di forze, di autorità competenti per invalidare il ruolo dell’assessore ai Lavori Pubblici Sergio De Cola che, secondo la legge, avrebbe dovuto astenersi dall’esercitare la sua delega in Comune per “evidente incompatibilità” con la sua professione. Il capogruppo di Forza Italia non usa mezzi termini, chiama a giudicare e a prendere provvedimenti sul caso De Cola come promesso e in qualche modo sollecitato dallo stesso esponente di Giunta che si tira fuori da qualunque colpevolezza, il prefetto di Messina, il Consiglio nazionale dell’Autorità Anticorruzione e la Procura della Corte dei Conti.