Mercoledì, alle ore 18.00, nell’ambito delle iniziative proposte dall’Associazione Migralab A. Sayad, alla Sala 3 del Cinema Multisala Apollo di Messina sarà proiettato il film dal titolo Per un figlio, prodotto  da Antonio Augugliaro.

Scritta e diretta dal regista  italo-srilankese Suranga D. Katugampala e da Aravinda Wanninayaka,, la  pellicola ha come tema predominante il confronto tra culture,  raccontando il difficile dialogo tra una donna srilankese che lavora in Italia e il figlio adolescente, espressione di una nuova generazione.

Interpretato da Kaushalya Fernando, una delle più grandi attrici dello Sri Lanka, e Julian Wijesekara, nel ruolo del figlio, il film racconta la storia di Sunita, una donna di mezza età srilankese, che divide le sue giornate tra il lavoro di badante e un figlio adolescente. Il loro è un rapporto pieno di tensioni, segnato da molti conflitti, dal momento che,  essendo cresciuto in Italia, il figlio fa esperienza di un'ibridazione culturale difficile da capire per la madre, impegnata a lottare per vivere in un Paese al quale non vuole appartenere.

Il film è stato realizzato grazie anche al supporto del Premio Mutti - AMM, che da anni rivolge la propria attenzione ai registi migranti attivi in Italia e si tratta del primo lungometraggio di un regista figlio di immigrati srilankesi che mette insieme elementi e valori della propria cultura di origine con quelli della cultura italiana.

Poco prima della proiezione avrà luogo un dibattito organizzato dall’Associazione Migralab A. Sayad in collaborazione con Multisala Apollo e le associazioni “Arknoah”, “SAC” (SriLanka Associazione Culturale) e “Carteggi Letterari”. Introduce la presidente di “Migralab A. Sayad”, la sociologa Tania Poguisch, coordina l’incontro Marco Olivieri, giornalista e critico cinematografico, e interviene lo sceneggiatore e produttore Francesco Torre (associazione “Arknoah”). Parteciperanno le associazioni straniere e le organizzazioni presenti nel territorio. All’evento saranno presenti anche il regista e il produttore del lungometraggio.

Un film da non perdere dunque, per comprendere appieno in cosa consiste realmente la convivenza e l’integrazione tra culture diverse.