Cronaca
Strade sicure solo per il Giro d'Italia
Gioveni a muso duro: “Si pensa ad asfaltare la S.S. 114 per la competizione, ma quando si metterà definitivamente in sicurezza il tratto di Mili in cui perse tragicamente la vita 13 mesi fa la piccola Rebecca Lazzarini?”
- 04/04/2017redazione
Partono i lavori di manutenzione del tratto della S.S. 114 che ospiterà gli atleti impegnati nel prossimo Giro d’Italia, un risultato importante per i cittadini ma ancora solamente parziale: l’ennesima opera incompita. Resta ancora da definire infatti quando verrà messo in sicurezza quella parte dell’arteria che attraversa Mili, dove perse tragicamente la vita 13 mesi fa la piccola Rebecca Lazzarini.
La notizia dell’avvio dei lavori è stata accolta con forte disappunto dal consigliere comunale Libero Gioveni: lo stesso aveva chiesto ripetutamente nei mesi scorsi all’assessore alla mobilità urbana Gaetano Cacciola i motivi per cui nella pericolosissima area interessata dalla tragedia non fossero ancora stati realizzati i necessari interventi a garanzia della pubblica salvaguardia: “Ho atteso con pazienza che si sbrogliasse la matassa sul rimpallo di responsabilità nella titolarità della strada – afferma Gioveni - visto che era emerso dalla mia interlocuzione con l’assessore che determinati interventi li dovrebbe garantire ANAS, e non solo nel tratto di strada in questione, ma anche in altri, per esempio, della S.S. 113. Ma adesso – prosegue convinto il consigliere che ha anche lamentato l’assenza di un marciapiede salva-pedoni – visto che il Giro d’Italia sembra essere più importante delle vite umane e considerato che quel tratto di strada è rimasto lo stesso dell’epoca dell’incidente, chiedo con forza degli interventi migliorativi di sicurezza stradale per preservare l’incolumità dei cittadini".
Il consigliere ha reiterato il suo appello affinché venga realizzata la stesura del protocollo d’intesa che Cacciola si è impegnato a richiedere ad ANAS per definire una volta per tutte le competenze di entrambi gli Enti: “Si eseguano finalmente, ognuno per la propria parte, i necessari lavori di messa in sicurezza della pericolosissima arteria”.