Doveva diventare il simbolo della sua politica d’accoglienza degli “ultimi”, gli homeless, i senzatetto giunti a Messina. La casa di Vincenzo per l’ospitalità notturna, nata vicino all’ex mercato Ittico, ha vissuto il suo tempo d’oro agli inizi, dopo la sua inaugurazione. Poi, è stata invasa dalle pulci e dalle zecche, con la conseguente esigenza di avere un’urgente disinfestazione. Insomma, ha operato con il massimo della cura con l’impegno e la collaborazione dell’Associazione Santa Maria della Strada capitanata da padre Pati. Adesso, la struttura ha bisogno di proseguire il suo percorso con la pubblicazione di un bando pubblico ed è da questo avviso di procedura del Dipartimento delle Politiche sociali che sono scattate le polemiche all’interno del Palazzo Comunale.

“Un bando pubblico per l'affidamento del servizio di gestione della casa di Vincenzo? Questa è la soluzione che hai inventato caro Sindaco?” –. Questo è il commento ironico della consigliera comunale in quota Pd, Antonella Russo che ha deciso di divulgarlo tramite un post sul suo profilo Social. La componente del Civico Consesso, dopo aver espresso chiaramente il suo dissenso su tante scelte di Accorinti e infine con il voto favorevole alla sfiducia, si rivolge direttamente a lui in tono “confidenziale – provocatorio” considerando quasi una “strumentalizzazione” il concetto di volontariato.

“L'associazione di padre Pati che, di fatto, ti ha permesso di andare in giro per l'Italia a preannunciare la buona novella del Salvatore degli ultimi - continua la consigliera -, non ce la fa più a sopportare i relativi costi. Questa è la tua idea? Indire un concorso per chi vuole fare solidarietà? Stai burocratizzando la carità ai bisognosi! Bastava solo fare ciò che avevi promesso”.

La Russo si riferisce al taglio della remunerazione di Primo Cittadino a cui Accorinti ha dichiarato nel 2013 di voler rinunciare per poi devolverlo ad associazioni disagiate, comunque per scopi umanitari. In effetti, il leader pieno di buoni propositi ha affermato che si sarebbe mantenuto solo con lo stipendio di insegnante, che gli sarebbe bastato come sempre nella sua vita.

“Ancora non l'hai fatto !!! – incalza l’esponente consiliare -. Ti sei giustificato dicendo che l'avresti fatto a fine mandato! Ora, devi farlo Sindaco! Sostieni tu la Casa di Vincenzo, almeno fino a quando questo singolare bando non diventi operativo; non dire più che hai conservato la tua indennità mensile per un progetto solidale e che tirerai fuori i soldi all'ultimo. Tirali fuori adesso, fallo per gli ULTIMI!”