E’ questione ormai di un altro weekend e i lavoratori del Terzo Settore potranno mettersi in fila per poter accedere al bando della Casa di Vincenzo. L’avviso di gara è stato predisposto entro questa mattina dal Dipartimento ai Servizi sociali ed è transitato negli uffici di Ragioneria di Palazzo Zanca. I 94mila euro sono accantonati nel bilancio preventivo del 2016 per questo scopo. L’affidamento del servizio per i senza tetto sarà appaltato con una gara aperta che coprirà un’attività di sette mesi. “Occorre comunque aspettare le ultime risultanze della Ragioneria per ottenere l’autorizzazione definitiva all’impegno di spesa – ribadisce il dirigente Zaccone. L’ultima parola sarà pronunciata dal responsabile Cama per poi esitare il bando”. Finora le cure del ricovero, sito in via Rizzo, per questa categoria di disagiati erano state effettuate dalla cooperativa Santa Maria della Strada di Padre Pati.

L’immobile dove attualmente è ospitata la casa di Vincenzo è una parte del piano terra degli ex magazzini generali che è stato assegnato al dipartimento Politiche Sociali il dicembre 2013 fino al 31 marzo 2014. Contemporaneamente, il dipartimento Manutenzione Immobili Comunali è stato incaricato di rendere agibile quella porzione dell’edificio.

All’associazione Santa Maria della Strada sono stati concessi 4 affidamenti nel 2014: per un primo mese dal 17 febbraio al 16 marzo da un costo di 7880 euro incluso Iva, per due mesi dal 17 aprile al 16 luglio al costo di 23mila e 400 euro, per due mesi dall’1 settembre al 31 ottobre per 15mila e 600 euro, per altri due mesi dall’1 novembre al 31 dicembre 2014. In questo periodo, la realtà di padre Pati ha incassato otto mesi su 11 di servizio.

Nel 2015, ha ottenuto altri tre affidamenti trimestrali, tutti al costo di 23mila e 400 euro con un trasloco di sede nei locali dell’ex scuola “Dina e Clarenza” per via dell’attecchimento di parassiti. In questo caso, ha percepito nove su 12 di servizio. Il resto in regime di volontariato che è proseguito fino a giugno del 2016. Poi, affidamenti frammentari: prima per un mese e per due mesi da settembre a novembre. Il 2015 dunque scandito da 9 mesi su 12 che sono stati di volontariato. Dall’inizio di quest’anno, un ulteriore affidamento, con decorrenza dal primo gennaio quindi scaduto.

Il Terzo settore si metta in flia da lunedì non appena il bando sarà esitato, se vuole prodigarsi ad assistere i senza fissa dimora.