Torna a Verona la 51^ edizione del Vinitaly alla quale parteciperanno le 52 aziende siciliane aderenti ad Assovini. Il trend delle vendite è di circa il 5 per cento rispetto allo scorso anno e anche per l'export i dati sono positivi: la produzione siciliana che finisce sui mercati stranieri tocca il 60 per cento dell'imbottigliato.

Il presidente di Assovini, Francesco Ferreri, ha affermato: "La Sicilia occupa il quarto posto nella produzione regionale di vino (5,6 milioni di ettolitri, 12% del totale italiano) dopo il Veneto, la Puglia e l’Emilia Romagna. La Sicilia ha la maggiore superficie vitata nazionale (oltre 110mila Ha). Il trend delle vendite del vino siciliano è positivo, e ovviamente ci aspettiamo molto dall'edizione di quest'anno del Vinitaly dato che la presenza dei nostri vini sui mercati italiani e stranieri continua ad aumentare".

"Registriamo buone risposte per il Grillo e il Nero d'Avola, e anche una costante crescita per le varie doc territoriali: Cerasuolo di Vittoria, Etna, Menfi, Pantelleria, Eolie. Assovini raggruppa 78 aziende vitivinicole siciliane, e i dati in nostro possesso ci dicono che, del vino prodotto dalle nostre aziende per un valore complessivo di quasi 300 milioni, circa il 60 per cento è destinato ai mercati esteri. E' anche l'occasione per raccontare il fenomeno dell'enoturismo, che fa da volano al vino quando non accade il contrario: i dati sull'incoming in Sicilia sono molto positivi. Parliamo di trend, al momento: ma le prenotazioni dall'estero danno segnali incoraggianti" conclude Ferreri.

Erika Oppedisano