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Fondi-Messina. Le pagelle biancoscudate
Laziali feriti dal rosso, i peloritani mancano il colpo letale. Da Silva spreca, Berardi salva il risutato costruito da Ciccone e Milinkovic
- 10/04/2017redazione
Un pari prezioso conquistato con più di un rammarico. Il Messina gioca bene contro un mai domo Fondi, penalizzato dall’inferiorità numerica, ma non riesce mai ad affondare il colpo mortale. Palumbo e Bruno commettono delle sbavature che macchiano una prestazione sufficiente. Da Silva propositivo e ordinato ma troppo sprecone in avanti. Mancini innesca l’ottimo Ciccone, bravo a guadagnare rigore e espulsione, mettendo in costante apprensione la difesa laziale. Bene Sanseverino, Milinkovic freddo dagli undici metri. Berardi nel finale evita la grande beffa.
BERARDI 6.5 Incolpevole sul gol di Giannone, non mostra mai cenni di incertezza malgrado la tribolata situazione che sta vivendo fuori dal campo. Decisiva la parata su Varone che evita una sconfitta paradossale.
PALUMBO 5.5 Un piccolo neo, poi una gara perfetta. Non è passato neanche un minuto di gioco quando Calderini gli scappa via per poi servire l’assist decisivo a Giannone. Nei 90’ restanti ripaga l’investitura di Lucarelli mettendo al sicuro la corsia.
MACCARRONE 6 Prestazione gagliarda, sicuro in marcatura, non soffre l’assenza del compagno di reparto Rea.
BRUNO 5.5 Meriterebbe la sufficienza ma l’intervento bucato che lancia verso la porta Varone nel finale rischia di trasformare in beffa la trasferta di Fondi.
DE VITO 6 Con Palumbo in campo tocca a lui svolgere il ruolo di terzino di spinta e lo fa bene mettendo ina rea qualche pallone interessante non sfruttato dall’attacco leggero. L’ammonizione rimediata è pesantissima perché lo costringerà a saltare la decisiva sfida contro il Melfi.
DA SILVA 5.5 Ordinato a centrocampo, sprecone in avanti. Il carioca è come sempre propositivo, tenta ripetutamente di dar seguito al vizio del gol scoperto nelle ultime giornate ma davanti al buon Baiocco manca di cattiveria.
MANCINI 6 Orchestra bene la manovra svolgendo il compitino senza infamia e senza lode. Per vincere il duello con Musacci gli è bastato non perdere palloni sanguinosi e giocare semplice. Funziona la giocata in stile Pirlo-Lichtsteiner a smarcare Ciccone al tiro sulla desra, meno con Grifoni troppo spesso beccato in fuorigioco.
SANSEVERINO 6 L’ex Pisa a Fondi è emerso dall’ombra. Non solo lavoro sporco ma anche un buon supporto a De Vito sulla sinistra e sprazzi di tecnica in fraseggio con le punte. (FORESTA S.V. Corsa e copertura negli ultimi minuti).
CICCONE 6.5 Signorini e Pompei non lo prendono mai, procura il rigore e l’espulsione di Squillace. Gli manca il gol, negato da un attento Baiocco. Arma in più per Lucarelli. (MADONIA S.V. Fa rifiatare Ciccone, amministra in avanti senza trovare il guizzo finale).
VENTOLA 6 Novità della giornata, il class 97 mette grinta e tecnica al servizio dei compagni. Mostra una buona sintonia con MIlinkovic e Ciccone ma non ha i centimetri di Anastasi e nel ruolo di prima punta non riesce a pungere. Merita nuove chances. (GRFONI 5 Un cambio che non frutta l’effetto sperato, accumula offside e cross telefonati, facili prede per l’estremo difensore laziale).
MILINKOVIC 6.5 Freddo e preciso dal dischetto, ancora un gol e una prestazione positiva per il 10 franco-serbo che da quando è stato abbandonato dal gemello Pozzebon, si è caricato sulle sue giovani spalle il destino dei peloritani.
Paologiorgio Vinci