Cronaca
La Polizia festeggia il suo 165° compleanno
La cerimonia si è svolta al Teatro Vittorio Emanuele alla presenza delle autorità e dei ragazzi delle scuole
- 10/04/2017redazione
Anche la Questura di Messina ha celebrato il 165° Anniversario della Fondazione della Polizia. Le celebrazioni si sono tenute questa mattina al teatro Vittorio Emanuele. Una circostanza resa speciale dall’orchestra e dal coro del conservatorio Corelli, presieduto da Giuseppe Ministeri, diretti dai maestri Santi Cardullo e Michele Amoroso, con cui Funzionari tutti e rappresentanze del personale della Questura, dei Commissariati sezionali e distaccati e delle Specialità, alla presenza della sezione ANPS (Associazione Nazionale Polizia di Stato) e dei familiari dei poliziotti Vittime del Dovere, hanno ricordato la Fondazione della Polizia e i valori che da sempre la contraddistinguono. Valori ben riassunti dallo slogan “esserci sempre”, leitmotiv di tutta la cerimonia. La cerimonia è stata anticipata da un momento solenne, all’interno della caserma Nicola Calipari, dedicato ai caduti della Polizia di Stato ai quali il questore Giuseppe Cucchiara ha reso gli onori con la deposizionedi una corona di alloro al monumento dei caduti.
Alla presenza delle autorità intervenute, si è poi data lettura ai messaggi inviati dalle massime autorità dello Stato e a seguire ha preso la parola il Questore di Messina. La premiazione dei poliziotti particolarmente distintisi in operazioni di polizia è stata intervallata da tre momenti dedicati a tematiche cui la Polizia di Stato è particolarmente attenta e sensibile.
Il primo ha avuto come protagonista la donna vittima di violenza per la quale la Polizia porta avanti la campagna di sensibilizzazione #questononèamore e collabora con associazioni antiviolenza cittadine come il Cedav, rappresentato dalla presidente avv. Carmen Currò, oggi presente. Accompagnata alla chitarra da Emanuele Barillaro, l’ideatrice della campagna “Postoccupato”, Maria Andaloro, ha letto un brano estratto dal testo di Diego Cugia dal titolo “Donne in rinascita” e ricordato le donne vittime di femminicidio. Quest’anno, la Questura di Messina ha voluto che “postooccupato” fosse in memoria di Omayma, mediatrice culturale presso l’ufficio immigrazione, assassinata il 04 settembre del 2015 dal marito.
Un secondo brano, dedicato stavolta al tema dell’immigrazione e tratto dal laboratorio teatrale “Nostra signora libertà diretto dall’attore e regista Angelo Campolo per la compagnia “Daf – Teatro dell’esatta fantasia” in collaborazione con la “Caritas diocesana” di Messina, è stato letto da Michele Falica e Billo, dietro la regia di Simone Corso. Terzo e ultimo brano, tratto dall’Amleto di Shakespeare, quello dedicato al contrasto del bullismo.
A leggere Francesco Foti, uno degli attori della compagnia teatrale “Volerevolare”, diretta da Giovanna Manetto e nata all’interno dell’associazione “Il volto e la maschera” presieduta dal dott. Claudio Diveto. Sul palco, quali testimonial d’eccellenza, la squadra di pallanuoto Waterpolo Messina, accompagnata dal Presidente Felice Genovese e capitanata da Federica Radicchi, medaglia Olimpica Argento a Rio 2016.
Presente anche il coro dell’istituto comprensivo Enzo Drago 1^ A della scuola secondaria di primo grado. La cerimonia si è conclusa con il “Va Pensiero” diretto dal maestro Michele Amoroso.