Ben otto centri sociali avrebbero tratto beneficio da una grossa somma ad essi destinata dai fondi Tasi 2015. Questi plessi di riferimento per chi spesso vuole salvarsi dal disagio sociale sono sparsi in tutto il territorio e svolgono un ruolo prezioso. Con un di 1 milione e 87mila euro avrebbero potuto migliorare non solo il loro aspetto strutturale ma anche ottimizzare le loro funzioni. Il consigliere comunale, Libero Gioveni, ad ottobre del 2015, aveva indicato all’Amministrazione Accorinti di utilizzare questo budget per i Cag per fronteggiare l’alto tasso di degrado in cui vivono moltissimi ragazzi dei villaggi periferici.

“Ebbene, è trascorso 1 anno e mezzo da quella proposta e quasi 1 anno dall’approvazione del Bilancio di Previsione 2015 chiarisce Gioveni - che avrebbe consentito di impiegare i relativi fondi TASI, ma di come sia stato utilizzato questo ‘tesoretto’ assegnato ai Cag non si è saputo più nulla (quanto meno ufficialmente). Solo così si sarebbe potuta dare, quella giusta e necessaria valenza ad un servizio che non sempre è stato considerato prioritario ma che, soprattutto in prospettiva futura, avrebbe potuto contribuire fattivamente ad formare i nostri ‘cittadini di domani’!”.

Il consigliere comunale interroga il Sindaco del Comune, Renato Accorinti, l’assessore ai Servizi Sociali, Nina Santisi e l’assessore al Bilancio, Vincenzo Cuzzola per capire quale sia stato il destino degli stanziamenti Tasi 2015 per i Cag di 1 milione e 87.000 euro e se siano stati adottati o se vi sia la volontà politica di adottare dei provvedimenti amministrativi per migliorare l'offerta dei servizi ai numerosi ragazzi dei CAG. Tra questi, Gioveni si era ispirato, all’epoca della proposta, ai suggerimenti dell’ex Garante dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza Maria Baronello per avviare dei processi di inserimento al lavoro attraverso l'istituzione di "stage” in alcune società partecipate dell'Ente, vedi Amam o in particolare Atm con la sua officina, magari dall'adolescenza.