L’impianto di Cataratti torna funzionare e l’acqua viene erogata regolarmente nelle zone di Bisconte e Montepiselli. A renderlo noto l’Azienda Meridionale Acque Messina dopo la verifica di un guasto. A fasi alterne, c’è qualche smottamento sulla collina di Calatabiano in attesa che si possano cominciare i famosi lavori di ripristino definitivi della sostituzione del bypass per la condotta di Fiumefreddo, c’è qualche carenza in qualche impianto idrico di sollevamento per il maltempo o per la siccità, insomma non c’è un momento in cui si possa dire che l’acquedotto funzioni sena rischi di perdite o criticità. Il Presidente dell’Amam, Leonardo Termini, è intervenuto in più riprese per lo stato di precarietà della tubazione, non ancora messa in sicurezza e con la pressione della montagna che non arresta i suoi movimenti.

“Ho un chiaro ricordo di quella movimentata mattinata al Comune - afferma il Dirigente Provinciale Fratelli D'Italia, Franco Tiano -. Ricevuti nell’androne del lussuoso ufficio di gabinetto del Sindaco. L’accoglienza non è stata delle migliori, figuratevi l’ospitalità. Eravamo andati a manifestare la nostra preoccupazione sullo stato di precarietà dell’intera condotta. Lo pregavamo di istituire un tavolo politico, con tutte le forze locali, per risolvere definitivamente il problema. I messinesi stremati dai lunghi periodi di siccità, di mancanza del servizio e delle continue criticità alla quali sono stati sottoposti, manifestavano le loro preoccupazioni e chiedevano soluzioni possibili".

“Il Sindaco, in quella occasione - racconta -, ci ha garantito di avere avvertito tutta la classe politica messinesi, di averli convocati per fare il punto della situazione, ma che nessuno aveva “accettato l’invito”. “Le lungaggini burocratiche, l’assenza di risorse e l’incapacità di essere decisionali e risolutivi rispetto ai problemi – prosegue Tiano -, ci mostrano tutta l’inefficienza della politica e dell’azione amministrativa. Costruiamo Eliporti, rimoderniamo strade ed intere città per accogliere i Capi di Stato e non riusciamo a porre un punto fermo sulla realizzazione di una condotta idrica in una città di 270mila abitati”.

“Interessi economici, assistenziali, adattamento al metodo corrotto ed interessato alle opportunità di sistema - conclude Tiano -, continuano a mietere sprechi ed inefficiente. L’Acqua è un bene comune, va difeso. Risolvere un problema è un dovere di chi amministra e della politica. Bisogna porre rimedi, sarebbe inammissibile che la città subisca ulteriori danni per mancanza politica ed amministrativa. Si utilizzino strumenti e strategie adeguate, si proceda a risolvere il problema altrimenti si dichiari il proprio fallimento e si ritorni a casa. Saranno i cittadini a scegliere una nuova classe politica e nuovi dirigenti”.