La notizia che abbiamo dato sull’impatto stradale fortunatamente non grave tra un autoveicolo Peugeot 108 e un’anziana signora, avvenuto qualche giorno fa (martedì scorso) sul viale della Libertà, ha attirato l’attenzione del dirigente del Dipartimento Viabilità del Comune Mario Pizzino. La donna, per accertamenti e norme precauzionali d’assistenza, è stata comunque trasferita all’Azienda Papardo, dove se l’è cavata con qualche prescrizione medica.

Il fatto scatenante dal punto di vista di chi percorre, come i consiglieri di quartiere, quella arteria tutti i giorni, soprattutto nel tratto zona Museo regionale, potrebbe essere la “pseudo-presenza” di strisce pedonali, ormai usurate dal tempo (come abbiamo constatato, durante passaggio di un ciclista). Ma il vero nodo da sciogliere “non sta sulla striscia o non striscia”. Piuttosto sta in quante risorse economiche possono essere immagazzinate per la manutenzione ordinaria dei dispositivi di salvaguardia sui tragitti urbani. A quanto pare, poche per i noti problemi finanziari del Comune.

Quell’attraversamento altezza Museo, che dovrebbe avere il semaforo lampeggiante per la linea tranviaria, è ben riconoscibile da un cartello verticale - si affretta a precisare il responsabile Pizzino -. L’automobilista non alcun alibi per correre o per incolpare la mancanza di richiami per la circolazione. La segnaletica verticale ha un grado di importanza maggiore di quella orizzontale, lo decreta il Codice stradale”.

“A prescindere dalla consunzione delle strisce pedonali (non entro nel merito se erano più o meno visibili) - aggiunge il dirigente -, il pannello verticale, peraltro con pellicole fotoriflettenti, non può non essere visto sia in di giorno sia in caso di scarsa luminosità. E’ un’indicazione bifacciale, da un lato e dell’altra, a cui si deve prestare attenzione e che indica in maniera incontrovertibile che, in quel percorso, deve passare il pedone. Risulta regolarmente segnalata e tutti i canoni necessari di sicurezza erano e sono rispettati”.

“Del resto, il Codice stradale regola anche l’attraversamento del pedone anche in carenza di strisce” - incalza l’ingegnere della viabilità.

La segnaletica viene installata e manutenuta dal Dipartimento Mobilità e viabilità, compatibilmente con le finanze disponibili.

Ci vorrebbero fondi più importanti per gare più onerose - chiarisce Pizzino -. Abbiamo recuperato importi minori per i lavori più urgenti su strada da qui a una settimana. Abbiamo già impegni di spesa esitati in Ragioneria per cui sono stati effettuati gli affidamenti, tre diversi per le tre zone della città sud, centro e nord. I tre soggetti sono stati individuati per poter eseguire interventi per un valore di circa 400mila euro. Questione di giorni per poterli autorizzare con la documentazione e dare loro il via”.

Pizzino ricorda che, nella frazione del Museo, ci sono semafori a chiamata per il transito pedonale, collocati per la messa in sicurezza del tram, un elemento in più per fare in modo che non ci sia interferenza tra il tram e i passanti. Ma al momento, non sono in funzione.

La mancanza, dovuta a consunzione delle strisce, si riscontra in altre porzioni del territorio, a volte anche vicino a scuole elementari e medie, come hanno rilevato alcuni esponenti circoscrizionali. Quella che era segnalazione orizzontale ora è solo assenza di pitturazione o ricordo di qualche scorcio bianco. A questo punto, aguzziamo la vista almeno per i cartelli verticali. All’indisponibilità economica, l’Amministrazione può solo rispondere con l’adozione di altre misure di tutela per il cittadino, previste dal Codice stradale.