Se la matematica non è un’opinione in forza nell’Azienda Trasporti di Messina mancano ben 50 unità e altre 25 andranno in pensione nel giro di pochi mesi mentre, senza rimedi urgenti, con le ferie estive alle porte si rischia il blocco del servizio. In questi ultimi mesi, è stato escogitato il reclutamento esterno con i 30 conducenti tramite contratto interinale. Conti alla mano, l’Atm ha in organico solo 180 autisti a tempo indeterminato mentre ne servirebbero almeno 230 con i mezzi oggi in circolazione e alcune decine in più, considerando l'imminente arrivo di altri 32 bus nuovi entro giugno.

"E’ una situazione critica quella che emerge dall’ultima pianta organica elaborata e presentata recentemente ai sindacati dall’azienda di via La Farina - dichiarano Michele Barresi, responsabile regionale Uiltrasporti mobilità e Silvio Lasagni, segretario Uiltrasporti Messina - un documento da cui doveva scaturire entro la fine dello scorso anno anche il Piano triennale delle assunzioni, di cui però ad oggi non ci risulta ancora traccia" Per sopperire alle carenze di autisti l’Atm ha deciso così di bandire una nuova selezione esterna, sempre tramite agenzia interinale, che nel giro di poche settimane porterà 37 autisti sui bus messinesi. Per 30 di loro, già oggi in servizio, ci sarà un nuovo contratto annuale, per gli altri 7 invece l’impiego sarà per 6 mesi".

"L’ennesima soluzione tampone - denunciano Barresi e Lasagni - insufficiente e non risolutiva di fronte ad una carenza strutturale che è stata certificata dalla pianta organica. La scelta di ricorrere ad un’agenzia interinale lo scorso anno era stata quasi obbligata per l’impossibilità di avviare una procedura di assunzione diretta per l’Atm, viste soprattutto le condizioni finanziarie del Comune, la decisione di proseguire però anche quest’anno con la stessa procedura lascia aperta quella che doveva solo essere una fase temporanea".

"In più occasioni il direttore generale Giovanni Foti affermò che l’obiettivo sarebbe stato un bando pubblico di assunzione per nuovo personale, continuano Barresi e Lasagni - ad oggi però è stata riproposta la stessa procedura, quando invece servirebbe necessariamente programmare la copertura dei posti vacanti e operare un turn over del personale interno la cui età media tra gli operatori di esercizio supera i 50 anni. Le strategie e i progetti dell’Atm fino al 2018 sono stati cristallizzati nel contratto di servizio e nel piano industriale, ma non si può continuare a gestire il personale come se l’azienda vivesse ancora una fase emergenziale. Inoltre, il Comune ha ottenuto il via libera dal Ministero per le stabilizzazioni del personale precario e le nuove assunzioni esterne".

Lo scorso dicembre, la Giunta Accorinti ha esitato il primo provvedimento che apre la strada del concorso pubblico a Palazzo Zanca, con 30 posti per amministrativi da coprire a tempo indeterminato dall’esterno. Anche l’Atm ha stabilizzato i suoi precari pochi mesi fa, dunque a questo punto è improcrastinabile secondo la Uiltrasporti procedere verso un piano di assunzioni che dia all’azienda di via La Farina le unità di personale che servono tra il personale autista.

"Resta l’incognita di una liquidazione che nei fatti non si è mai realizzata, che probabilmente è decaduta perché non sono mai stati rispettati i tempi, ma che è in una delibera ancora in vigore. Si tratta della delibera 11c del 2012 che approvava la liquidazione e la trasformazione in spa dell’Atm. L’assessore Gaetano Cacciola si era impegnato a revocare quel provvedimento, tanto che fu inserito un emendamento al contratto di servizio che sgomberava il campo dai dubbi di una privatizzazione quindi - concludono Barresi e Lasagni - vorremmo capire dalla Direzione Aziendale e dall'Amministrazione comunale se , oltre i proclami , credono realmente nel rilancio di questa azienda e quali siano quindi gli attuali impedimenti per bandire un concorso pubblico per la copertura del fabbisogno di autisti in Atm procedendo all'assunzione a tempo indeterminato del personale necessario".