Mentre in Italia è tempo di gite fuoriporta, nel Mediterraneo si continua a morire tentando di raggiungere la 'terra promessa'. Nel week end di Pasqua - complici le favorevoli condizioni meteo - si è registrato un vero e proprio boom di partenze dalla Libia, con conseguente superlavoro per le navi di Marina, Guardia costiera, Eunavformed e ong: 8.300 migranti sono stati salvati in tre giorni, ma sono stati recuperati anche 13 cadaveri, tra i quali quello di un bimbo di otto anni. E se il trend degli arrivi dovesse mantenersi sugli attuali alti ritmi, il Def prevede che nel 2017 le spese per il soccorso e l'accoglienza potrebbero salire a 4,6 miliardi di euro, un miliardo in piu' del 2016.

Una tregua negli interventi di salvataggio nel Canale di Sicilia si è avuta soltanto dalla scorsa notte, grazie ad un peggioramento delle condizioni del mare che ha scoraggiato i viaggi dalle coste libiche. Molto attive nei soccorsi le navi delle ong, da settimane nel mirino dopo che Frontex ha invitato a far luce sui loro interventi che potrebbero - al di la' delle buone intenzioni delle organizzazioni umanitarie - favorire i trafficanti di uomini.

La Phoenix della Ong Moas ha preso a bordo quasi 500 migranti da una serie di gommoni in difficolta' ad una ventina di miglia dalla Libia e ha recuperato anche 7 cadaveri, tra cui quello del bambino. Con quelli degli ultimi giorni, gli arrivi del 2017 si aggirano intorno a quota 35mila, in notevole aumento sullo stesso periodo del 2016, che alla fine si e' rivelato l'anno record con 181mila persone sbarcate. Il Viminale e' alle prese con il rebus della distribuzione degli ultimi arrivati, fatti sbarcare tra Reggio Calabria, Messina, Catania, Cagliari, Porto Empedocle, Lampedusa ed Augusta.

Il sistema di accoglienza è al tutto esaurito, con 175.450 persone ospitate ed il piano concordato con l'Anci per una distribuzione diffusa tra tutti i Comuni stenta ad ingranare per la mancata adesione di diversi sindaci. Il dossier migranti pesa in maniera consistente sulle casse dello Stato, come indica il Def appena approvato dal Governo. Nel 2017 le spese per il soccorso e l'accoglienza potrebbero salire fino a 4,6 miliardi di euro (pari allo 0,27% del Pil), cioe' fino ad un miliardo in piu' rispetto al 2016, se i flussi dovessero continuare a crescere, come mostrano i dati dei primi mesi dell'anno. Ed infuria la polemica politica, con Matteo Salvini in prima fila. "E' ormai chiaro - tuona il segretario della Lega Nord - che l'immigrazione clandestina e' organizzata e finanziata.

Per questo motivo abbiamo deciso di denunciare il Governo, il presidente del Consiglio, i ministri e i comandanti della Marina e della Guardia Costiera, per favoreggiamento. Denunceremo anche - aggiunge - i rappresentanti di alcune associazioni non governative. Quando arrivano 8.500 immigrati clandestini in tre giorni e' chiaro che e' tutto organizzato. Li vanno oramai a prendere quasi a casa loro, sulle sponde dopo aver ricevuto delle telefonate".

Maullu: Siamo al collasso: "Anche nei giorni pasquali i flussi migratori non si sono placati, anzi. Parliamo di quasi 10.000 arrivi tra Messina, Catania, Reggio Calabria, Porto Empedocle. Numeri senza precedenti, in base ai quali nel 2017 verrà ampiamente superato il record di 181.000 sbarchi registrato nel 2016 e tutto questo incidera' anche sulle casse dello Stato per quasi 5 miliardi di euro.

Sembra, che le buone intenzioni del decreto Minniti siano rimaste tali o forse, come dicevamo pochi giorni fa, per cambiare le cose e' necessario fermare i flussi a monte e bloccare le partenze degli scafisti, altrimenti qualsiasi accoglienza e' impossibile con flussi del genere". Lo dice l'europarlamentare Fi Stefano Maullu.