Politica
Patto Civico si stringe tra Sicilia Futura, Popolari per l’Italia e Onde cittadine
La proposta è quella di manifestare una nuova idea di politica che parta sì da fatti concreti ma principalmente da una fratellanza di due gruppi: uno capitanato dal parlamentare Picciolo e l’altro dal prof. Isgrò con i Movimenti come Reset
- 21/04/2017Marcella Ruggeri
All’indomani delle polemiche su Salvini sì e Salvini no, quello che conta alla fine è la libertà di espressione. Ed è così che una fratellanza su tutte si suggella proprio oggi, durante un convegno promosso dai Popolari per l’Italia quindi dall'ex assessore comunale Pippo Isgrò. Quest’ultimo gruppo con il tema “Prima di tutto Messina, città metropolitana” sancisce l’istituzione di un nuovo Patto civico, poggiandosi o ricercando una nuova idea di politica (magari grazie al motto “l’unione fa la forza”) “che dovrà partire da modelli concreti e tecnicamente sostenibili”.
A riscontrarlo il capogruppo all’Ars di Sicilia Futura Beppe Picciolo che sottolinea come la risposta da dare alla nostra comunità è innanzitutto “una nuova infrastrutturazione regionale e provinciale a vari livelli (Viari, ferroviario, portuale, aereo portuale) da cui ripartire”. Insomma, sembra che si prepari un’ampia squadra costituita da esperti ma anche da politici in auge, destinati a guadagnarsi una fetta nelle prossime Consultazioni Amministrative.
A relazionare l'avvocato Versaci e il dott. Costantino, con agli interventi tecnici magistrali del professore Mallandrino e dell'ing. Mollica che, per profili diversi, hanno dipinto a chiare lettere la materia emblematica. Le spiegazioni articolate hanno servito su un piatto d’argento a Isgrò e Picciolo i motivi del gap infrastrutturale con le possibili soluzioni.
I due leader del Patto civico hanno preso un vero impegno politico affinché le tematiche tracciate possano rappresentare, in un prossimo futuro, lo spunto da proporre prioritariamente per un inizio di programma da sottoporre a coloro i quali si candideranno per guidare il futuro governo Nazionale od anche il Governo Regionale e Comunale da parte di Sicilia Futura e del suo Gruppo allargato ai Popolari per l’Italia di Pippo Isgrò. Al termine del dibattito, si sono registrati anche numerosi contributi da parte di coloro che hanno apprezzato sia il dibattito congressuale che l'aspetto politico della vicenda.
Tra questi, a spiccare è l'intervento dell'architetto Alessandro Tinaglia di Reset, che dichiara già da subito la grande disponibilità del suo movimento di far parte di un gruppo che si prefigga di volere correre ad amministrare in questi termini programmatici il cambiamento di questa nostra città.
“Non più partendo dal basso come recentemente e tristemente si è verificato ma - riprende la consigliera comunale Rita La Paglia - partendo invece dall'alto, ovvero volando alto sui temi che sono stati sapientemente delineati dal professore Mallandrino e dall’Ingegnere Giovani Mollica di rete Civica che possono davvero rappresentare un il punto serio di partenza per un nuovo progetto per Messina”.
Significativi anche l'intervento dell'arch. Saro Pizzino, dell'ing. Di Bartola, della dott.ssa Roberta Conigliano e dell’ex assessore al bilancio Luca Eller Vainicher.
Il Capogruppo di Sicilia Futura al Consiglio comunale, Nino Carreri, rileva l'importanza politica di aggregare energie omogenee che abbiano a cuore una nuova progettualità per il territorio.
Picciolo e Isgrò hanno metaforicamente sottoscritto un patto d'onore “per la Messina che tutti vorremmo”.