Politica
Impianto Pace, riapre con il benestare autorità. No alla cultura del dolo
“Non coltiviamo la cultura del sospetto” - dice il Commissario Calabrò. La fruizione del sito di selezione riprende dalla tarda mattinata da oggi per prepararsi ad accogliere il materiale delle isole che riapriranno mercoledì 26
- 24/04/2017Marcella Ruggeri
Dopo sei giorni di sbarramento al personale e al pubblico a causa dell’incendio che si è sviluppato da un cartone, l’impianto di selezione a Pace torna fruibile dalla tarda mattinata di oggi con il benestare dei tecnici della Messinambiente, gestore del servizio della raccolta differenziata, degli specialisti dell’Arpa per la tutela ambientale del territorio e dell’Azienda sanitaria provinciale per la tutela della salute cittadina.
L’assessore con delega di settore, Daniele Ialacqua ha scritto, questa mattina, agli uffici di via Salandra con la raccomandazione di prestare ogni aggiustamento e adottare tutti i criteri di salvaguardia prima di ripartire. “Meglio un giorno in più di interruzione, se è il caso, per essere più sicuri” - afferma.
“Il sito è stato riaperto in coincidenza con l’ora di pranzo, rimettendo in funzione la pressa d’acciaio, l’apparecchiatura da cui si è sprigionata la combustione - specifica il Commissario liquidatore della Società di rifiuti, Giovanni Calabrò -. Sono state effettuate le prove di rito, un’attenta manutenzione per riavviare e dare seguito alle operazioni di smaltimento di carta e cartone, per quanto un certo volume sia andato perduto nella cenere. C’è il nostro via libera tecnico oltre a quello degli Enti preposti”.
Ricordiamo che nell’area dell’impianto persistono le indagini della Questura che, da subito, ha ritirato ed esaminato le telecamere di videosorveglianza. Non si è trattato di un sequestro ma di una fase standard di controllo per accertare che l’incendio non fosse di stampo intenzionale-criminoso. La squadra mobile della Polizia ha anche voluto ascoltare, nei giorni scorsi, i vertici della Messinambiente, oltre all’assessore Ialacqua.
“Abbiamo mandato la documentazione alle Autorità giudiziarie e agli organi competenti - continua Calabrò -. Non sono state fatte prescrizioni, dobbiamo evidenziarlo, non abbiamo ricevuto comandi di chiusura. Altrimenti, il sito sarebbe stato sigillato. Per adesso, forse, va di moda la cultura del dolo e la cultura del sospetto. Noi sappiamo solo che il prossimo mercoledì 26 aprile dobbiamo riaprire alla cittadinanza le isole ecologiche. Per far questo dobbiamo disfarci delle quantità che abbiamo immagazzinato all’interno. Le balle di cartone sono sempre tonnellate. Abbiamo riacquistato la completa funzionalità dell’impianto anche perché in settimana ospiteremo le scolaresche per l’iniziativa Comieco”.
I Dirigenti della Messinambiente, da Lisi a Corrieri, si sono mobilitati per ottenere la riapertura della struttura della differenziata. Il responsabile dell’impianto Cesare Corrieri, in particolare, sostiene: “A parte le verifiche per confermare le caratteristiche di sicurezza che sono state riconosciute, ci vuole un po’ di buona volontà per riqualificare il sito dell’Ato3 che è stato testato due anni e mezzo fa. Per me ci vuole poco, non oltre due anni per mettere in funzione un centro che migliorerebbe le attività selettive del materiale da lavorare e poi anche di quello tradotto in balle. Il conferimento e la raccolta nelle isole sono aumentati, specialmente di mattina. Qualcuno marcia contro la Messinambiente”.
Gli esperti dell’Arpa Marchese e dell’Asp locale per la Prevenzione all’inquinamento Lombardo, con i loro aiuti, hanno installato i sensori, già il giorno successivo all’incendio, per avere contezza delle emissioni, dal momento che i focolai erano da tenere sotto osservazione per un paio di giorni. Le campionature dei dottori non hanno dato esito positivo per cui l’impianto ha avuto l’ok per la riattivazione del servizio ai dipendenti di Messinambiente che devono convogliare la differenziata degli utenti dalle isole.