Siamo in linea con il contesto nazionale”. Filippo Panarello, leader della corrente orlandiana del Pd messinese commenta, tutto sommato, compiaciuto i risultati della Primarie di domenica scorsa. “Certo – poi aggiunge – se non ci fosse stato l’exploit di Emiliano grazie all’apporto di Antoci, oggi avremmo commentato un altro risultato”.

Tuttavia, adesso Panarello guarda al prossimo congresso provinciale e si augura che sarà unitario. “E’ quello che auspico, anche perché proveniamo da un pessimo commissariamento dopo l’abbandono di Genovese. Mi auguro che prevalga il buonsenso e che si dia luogo ad un congresso unitario con l’individuazione di un segretario condiviso dalle varie anime del partito”.

E’ raggiante Pippo Laccoto, leader dei renziani messinesi, all’indomani dell’esito delle Primarie a Messina. “Il Partito Democratico a Messina e nella sua Provincia è vivo e vitale. I numeri delle primarie sono inoppugnabili e smentiscono in maniera categorica gli immancabili profeti di sventura della vigilia”. Laccoto fa poi un’analisi quantistica considerato che si sono recati al voto 15.550 cittadini contro i 16.044 del 2013. “Si tratta di un dato straordinario – commenta il parlamentare regionale – soprattutto se si considerano i due anni di commissariamento del partito che hanno comportato l’azzeramento degli organi democraticamente eletti”.

Poi l’analisi poltica: “La vittoria di Matteo Renzi è stata netta e indiscutibile, una investitura popolare che significa anche richiesta di riorganizzazione del partito e azione di stimolo nei confronti del governo per proseguire sulla strada delle riforme avviate. Da questa grande festa della democrazia, da questo limpido mandato ricevuto da iscritti e simpatizzanti – conclude – il Partito democratico riparte con nuovo slancio”.

Esulta anche Giuseppe Antoci, leader della mozione-Emiliano. “I risultati ottenuti in provincia di Messina – dichiara – ci hanno dato grande forza e coraggio confermandoci che questo progetto politico, appena iniziato, gode di tanta fiducia da parte dei cittadini. Il 15% in Sicilia, il 25% in provincia e circa il 40% sui Nebrodi, sono assolutamente un segnale inequivocabile”.

Il presidente del Parco dei Nebrodi rimarca l’exploit ottenuto in provincia di Messina, dove il presidente della Regione Puglia è riuscito a staccare inaspettatamente Orlando. “Erano tante le aree del Partito Democratico che in provincia supportavano la mozione di Renzi – afferma ancora Antoci – e tutte insieme raggiungono il 56%, mentre noi, da soli a mani nude, abbiamo portato avanti la mozione Emiliano con passione e determinazione, e i cittadini ci hanno premiato in provincia con il 25,1% riservando, inoltre, il 18,9% all’area Orlando, grazie al lavoro svolto con grande correttezza dall’on. Panarello”.