La sfida non è sullo sprint della specialità dei 100metri piani nel campo d’atletica come due contendenti, bensì propri0 sulla materia “campo d’atletica e su quali percorsi si dovevano seguire” o come conoscerli in tempo da parte di Palazzo Zanca.

"Desidero subito tranquillizzare il presidente della terza Circoscrizione Cucè che non sarò candidato alla presidenza del 3° Quartiere nelle prossime elezioni amministrative; può quindi di fatto dormire sonni tranquilli che non sarò un suo rivale o antagonista, visto che è noto che si riproporrà alla stessa guida politica". Così, Libero Gioveni risponde alla polemica accesa dal vertice della III Municipalità sull’inizio ripristino dell’attuale impianto sportivo denominato “Santamaria”. Riassumendo, Cucè ha puntualizzato che la recente segnalazione del consigliere comunale fatta all’Asp non fosse stata risolutiva per sveltire la Giunta Accorinti.

“Pur con profonda amarezza personale, ho voluto premettere questo inciso – continua Gioveni - perché non si spiega il motivo (se non appunto perché ci avviciniamo alla campagna elettorale) di un attacco così frontale e gratuito riguardo la vicenda dell’ex Gil nei confronti di chi, nella qualità di consigliere comunale più volte intervenuto sulle vicende del campo Santamaria, non ha fatto altro che il suo dovere, ossia raccogliere per l'ennesima volta le lamentele di alcuni atleti. Proprio perché questi non sapevano, come il sottoscritto, dell'avvio di questi lavori, mi avevano chiesto un nuovo sollecito deciso! E così è stato! Avrei certamente offeso la mia intelligenza e quella dei tecnici dell'Asp se, avendo saputo dell'avvio dei lavori, avessi lo stesso formalizzato una richiesta d'intervento all'Asp, per altro annunciata da me lo scorso novembre scorso, in caso di reiterato immobilismo da parte dell'Amministrazione”.

“Cucè, inoltre, mente sapendo di mentire - riferisce Gioveni - quando parla di "tempistica". È evidente, infatti, che da parte dell'ASP non vi è stata alcuna diffida al Comune durante il ponte del primo maggio, ma di certo le notizie date da tutti gli organi d'informazione della mia nota all'azienda sanitaria, probabilmente ha accelerato l'avvio dei lavori da parte di chi finora aveva temporeggiato”.

Il consigliere comunale aggiunge che, in nome del buon senso etico e istituzionale, il presidente circoscrizionale avrebbe potuto informare e rasserenare tutti i cittadini che rappresenta, magari di concerto con l'Amministrazione, che si sarebbe intervenuto a breve per ristrutturare gli ambienti, “visto che ammette di essere stato a conoscenza dell'avvio dei lavori e considerate anche le tante lamentele dei fruitori dell'impianto. E così invece non è stato!!! Forse perché anche lui non sapeva? Tra l'altro nemmeno il Consiglio Comunale, che ha trattato in più occasioni in Commissione Sport l'annosa vicenda dell'ex Gil, ha mai saputo ufficialmente e formalmente che sarebbero, appunto, iniziati i lavori".

“Il buon Cucè, insomma - rimarca Gioveni -, ha perso l'ennesima occasione per stare zitto! Se io fossi in lui, mi preoccuperei di più di giustificare con i suoi elettori il suo trasformismo politico, visto che è stato eletto in quota Pd nella coalizione di centrosinistra e, anziché dimettersi da presidente, ha voluto saldamente mantenere la sua poltrona lasciando il suo partito che lo aveva candidato, tradendo di fatto chi lo ha scelto”.