Settantamila euro per il noleggio di 1.200 transenne. Tanto sborserà Palazzo Zanca per consentire la collocazione delle barriere sul tratto di strada conclusivo della tappa del prossimo 10 maggio a Messina.

Una cifra spropositata che il Comune sarà costretto ad affrontare nelle prossime ore dal momento che il Dipartimento allo sport ha provveduto a bandire la gara in extremis. Con gli stessi soldi il Comune di Messina avrebbe potuto garantire una parte delle mense scolastiche mai partite quest’anno scolastico.

Qualcosa di indecente. Ma a conti fatti quanto costerà il passaggio del “Giro d’Italia” a Messina? Il dato non è ancora disponibile ma la cifra – secondo gli esperti – è abbastanza elevata se si considera che sono state asfaltate alcune strade (solo quelle interessate dal passaggio della tappa), ripulite le aiuole di via Garibaldi e via La Farina e numerosi altri interventi per rendere Messina presentabile agli occhi delle telecamere. Non vogliamo fare sterili polemiche perché alla fine alcuni soldi sono stati spesi per la città, ma i 70mila euro per le transenne sono un’autentica esagerazione.

Il sindaco Renato Accorinti che ha sempre parlato degli sprechi dei suoi predecessori, considerate le condizioni disastrate delle casse comunali, poteva anche rinunciare a qualche apparizione in Tv e declinare l’invito al passaggio del Giro d’Italia a Messina.