Le attese devono finire perché i giochi sono fatti con la nuova società. Per la cronaca, la costituzione è stare realizzata con tanto di scelta per il responsabile Beniamino Ginatempo ma il traghettamento da Messinambiente a Messina Servizi Bene Comune richiede il noto affidamento dei diversi compiti. Lo stop a questa fase di stand by viene anticipato dalla Funzione pubblica Cgil che ha deciso, durante un’assemblea tenutasi nella sede sindacale tra i lavoratori della società di rifiuti, la Segretaria generale Clara Crocè e il Segretario provinciale Carmelo Pino, di protestare con forza. Se entro domani - 9 maggio non si verificherà un cambiamento in seduta di Consiglio comunale, la rappresentanza sociale sfodererà le proprie armi per imprimere una svolta all’iter di approvazione per il contratto di servizio.

“Se si vogliono rispettare i tempi previsti per l’avvio e il transito del personale nella nuova gestione – commenta il Segretario provinciale della Fp Cgil Pino – è necessario che il Civico Consesso acceleri i tempi e non resti con le mani in mano. Ormai, non ci sono più alibi, l’Amministratore è stato nominato, la società si è formata. L’unica cosa che resta da fare è riunirsi per deliberare sul contratto di servizio”.

Entro giugno, tutte le attività devono essere individuate e la situazione si deve sbloccare seguendo le linee del Piano Concordatario che sta evitando il fallimento alla Messinambiente, come ha sempre precisato il liquidatore Calabrò. Queste operazioni sono influenzate dall’inserimento e dalla ratifica della tematica occupazionale nei lavori del Consiglio che deve essere in grado di governare la barca prima che si incagli sulla battigia. I componenti dell’Aula possono sostenere il futuro di questi dipendenti, secondo il Segretario sindacale, “dandosi una mossa. Diversamente mobiliteremo tutte le maestranze, senza proclami e passeremo direttamente all’azione”.