“Ancora non siamo pronti. Abbiamo definito l’annualità 2017 adottata come una delibera d’indirizzo ed inclusa nel Piano di Riequilibrio. Lavoreremo nei prossimi giorni per integrare anche il 2018-2019. Giovedì pomeriggio, è stata indirizzata agli uffici di tutto l’Ente. Altre misure vanno ragionate per il prossimo biennio. Non posso conoscere la tempistica”. Queste sono le parole dell’assessore al Bilancio Vincenzo Cuzzola che avrebbe dovuto predisporre il Bilancio di Previsione 2017-2019 nella prima settimana di maggio, in base all’annuncio trapelato tra il cronoprogramma, qualche speranza e qualche promessa nella conferenza di metà aprile. Ma anche l’assessore ai Controlli interni e al Monitoraggio del Piano, Guido Signorino, ci ha dichiarato la scorsa settimana di poter riuscire ad approvare con la Giunta il documento contabile di grossa entità entro lo scorso 5 maggio. Entrambi gli esponenti del management si esporranno con le pinze nelle prossime settimane o saranno ancora più ponderati.        

Il Comune naviga comunque in Gestione Provvisoria con delle risoluzioni essenziali da prendere, avendo scelto la strada del Piano di Riequilibrio e non del dissesto finanziario. Signorino ha rivelato che si punta molto sui ricavi degli arretrati del Canone per occupazione di spazi e aree pubbliche che, negli anni, non sono stati mai versati o solo in parte dai commercianti.

L’evasione fiscale sarà osteggiata riscuotendo le imposte che colpiscono sia l’Edilizia privata attraverso l’avvento di alcuni progetti-obiettivo: dall’incasso degli oneri concessori o di somme riguardanti l’Imu e l’Ici di anni, fino a provvedimenti di ordine catastale. Tutto questo dovrà essere esaminato con dovizia, senza dimenticare che poi anche l’Assemblea del Consiglio dovrà impiegare un periodo congruo per sentenziare il suo parere, uno di quei pareri che peserebbero sulla prosecuzione della Macchina Amministrativa.