Fernando Gaviria esulta davanti al popolo messinese. Il colombiano della Quick-Step Floors, si è aggiudicato la quinta tappa del Giro d'Italia, dopo aver percorso i 159 chilometri che distanziano Pedara dalla città dello Stretto. Una vittoria in volata, dal valore doppio perch conseguita in casa dello Squalo Nibali, bloccato dall bagarre del gruppone. Il sudamericano. alla seconda vittoria in questo giro, ha battuto allo sprint l'italiano Jakub Mareczko (Wilier Triestina-Selle Italia) e l'irlandese Sam Bennett (Bora-Hansgrohe). Quarto posto invece per Andrè Greipel.

Anche la tappa di oggi, come quella di ieri, è stata caratterizzata da una fuga iniziale ((Paterski e Shalunov), neutralizzata però ai 14 chilometri dall'arrivo. Incredibile quanto accaduto al primo passaggio sul traguardo quando lo sloveno Luka Pibernik (Bahrain Merida) ha tagliato il traguardo a braccia alzate senza rendersi conto però che mancavano ancora un giro al termine della tappa. Bon Jungels del team Quick-Step Floors mantiene sempre la maglia rosa con 6" di vantaggio su Geraint Thomas (team Sky) e 10" su Adam Yates (Orica-Scott) e Vincenzo Nibali (Bahrain Merida Pro Cycling Team).

"Il mio sprint è stato un grande lavoro di squadra - commenta il vincitore di tappa Gaviria a caldo ai microfoni di Rai Sport - Quando Bennet è partito per la volata avevo il vento contro e quindi ho capito che non era il momento di partire e i miei sofrzi alla fine sono stati premiati. Sono molto Felice".

Solo l'illusione dell vittoria per il giovene Pibernick. Lo sloveno è stato protagonista di un tragicomico errore: dopo una breve fuga ha iniziato ad esultare in corrispondenza del traguardo quando però ancora mancava un giro. Luka Pibernick era convinto di aver messo le mani sulla tappa ma quella del ciclista, compagno di Nibali nel team Bahrain-Merida, si è rivelato solo un falso successo. Il sogno è sfumato dopo che il corridore, voltandosi indietro, ha visto il gruppo che procedeva spedito per concludere il circuito cittadino di 6,5 chilometri.

Domani la sesta tappa da Reggio Calabria alle Terme Luigiane di 217 chilometri. La gara sarà sostanzialmente pianeggiante con alcune asperità nella prima parte e con arrivo finale in cima allo strappo di Terme Luigiane.

Il fotoracconto di Rocco Papandrea