Cronaca
Uil: Salvaguardare ospedali di S. Agata e Mistretta
Nota congiunta del confederale e dalla Funzione poteri locali. "L'atto azienda va rivisto perché presenta contraddizioni"
- 11/05/2017redazione
Le Segreterie generali della Uil e della Uil-Fpl di Messina bocciano le proposte di atto aziendale e dotazione organica dell'ASP messinese in quanto non rispondono assolutamente alle oggettive necessità assistenziali del territorio. Ivan Tripodi, Pippo Calapai e Mario Macrì, rispettivamente segretario provinciale della Uil, segretario generale e responsabile Area medica della Uil-Fpl affermano: “Nelle scelte dell’Asp si evidenzia una palese contraddizione e una totale incomprensione in merito agli organigrammi dei servizi assistenziali previsti negli ospedali di competenza dell'azienda. Purtroppo, ancora una volta, siamo costretti ad assistere al mercanteggiare ed alle solite promesse dei politici di turno, i quali, dopo una latitanza di lunghi anni e nella speranza di raccattare qualche voto nelle imminenti elezioni regionali, si esibiscono, senza pudore, in un triste spettacolo caratterizzato da mirabolanti e irrealizzabili promesse che offendono la dignità delle persone. Il nostro riconosciuto impegno sindacale (quotidiano e non solo nei periodi pre-elettorali) è, invece, finalizzato alla salvaguardia e al rilancio della sanità pubblica; una sanità che deve essere efficiente e al servizio dei cittadini. Per questi motivi siamo convinti che le scelte relative alla rimodulazione della rete ospedaliera debbano esclusivamente guardare i bisogni del territorio e non essere funzionali ad assicurare carriere politiche, piuttosto che posti, prebende e pratiche clientelari. Il nostro unico imperativo riguarda la necessità di garantire il diritto dei cittadini dei Nebrodi a fruire di un'assistenza sanitaria qualificata che passa necessariamente dalla difesa e dal rilancio degli ospedali di S. Agata Militello e Mistretta. Riteniamo, pertanto, necessaria la salvaguardia della specificità dei due ospedali, vale a dire che il Presidio di S. Agata Militello mantenga le unità operative esistenti e quello di Mistretta sia considerato Presidio di zona disagiata con le precise prescrizioni previste dal decreto “Balduzzi” in ordine a tale tipologia di ospedali. Riguardo il nosocomio di S. Agata Militello sottolineiamo che i documenti programmatori - atto aziendale e dotazione organica - non solo sono contraddittori, ma eludono palesemente l'applicazione dello stesso decreto assessoriale sulla rete ospedaliera. Abbiamo già invocato, e in questa circostanza lo ribadiamo, la proposta di istituire almeno n. 2 posti letto di Terapia intensiva coronarica ed il ripristino della struttura semplice di Pediatria. Riteniamo, altresì, che l'ospedale di S. Agata Militello meriti una qualificazione dell'offerta dei servizi e una valorizzazione delle professionalità, anche ad invarianza di spesa, in questi termini:
1. TALASSEMIA: l'atto aziendale prevede, in aderenza alle disposizioni regionali, la struttura dipartimentale nell'ambito del dipartimento della diagnostica di laboratorio. Nella dotazione organica, invece, la talassemia viene aggregata alla Medicina; pertanto, chiediamo che venga riqualificata come struttura dipartimentale nell'ambito della medicina trasfusionale, con i due medici nella disciplina previsti nella dotazione organica;
2. NEUROLOGIA con Stroke: considerato che il decreto assessoriale istituisce la struttura dipartimentale di Otorinolaringoiatria collocata nell'atto aziendale nel Dipartimento Chirurgico, di cui, però, non si trova traccia nella dotazione organica -anche perché doppione del servizio senza posti letto - si propone, al fine di non perdere una struttura dipartimentale, che la Neurologia con stroke, rimanendo aggregata alla Medicina, venga individuata come struttura dipartimentale con posti letto. Tale variazione non comporterà alcun aggravio di spesa e tra l'altro sono previsti n. 2 medici nella disciplina;
3. PEDIATRIA: ripristinare la struttura semplice con posti letto, rimodulando l'organico previsto per la neonatologia;
4. UTIC: ribadiamo la necessità del mantenimento del servizio stante l'alta incidenza di malattie cardiovascolari nel territorio;
5. AUDIOLOGIA: nell'atto aziendale è prevista la sua presenza all’interno del dipartimento di Medicina, ma non trova riscontro nella dotazione organica; pertanto, essendo una specialità già operante e funzionante, l'otorinolaringoiatria prevista nei servizi senza posti letti deve intendersi come Audiologia;
6. TERAPIA SUBINTENSIVA: il servizio è indispensabile a salvaguardia della salute degli ammalati ed a tutela degli operatori. Si tratta di proposte concrete, certamente caratterizzate da realismo, buonsenso e spirito costruttivo, che sono utili ai cittadini, al territorio e, fatto assolutamente non marginale, che non produrranno alcun incremento della spesa del personale. Sono, infatti, suggerimenti che intendono perseguire l'obiettivo di migliorare e qualificare l'offerta dei servizi sanitari dell'importante e strategico ospedale di S. Agata Militello”.