Politica
Ufficio Strategie Papardo, camaleontico in Pianta Organica con carenze Chirurgia
La bozza della dotazione organica del nosocomio a nord della città, secondo la Cgil, non soddisfa i Livelli essenziali di assistenza. Non si individua il personale adibito nella Centrale operativa 118 e nell'Eliambulanza
- 12/05/2017Marcella Ruggeri
A fronte di durissimi tagli ai posti letto, si registreranno esuberi del personale in alcuni reparti e insufficienza di medici in altre unità fondamentali come la Chirurgia. Questo succederebbe al nosocomio Papardo in base ai numeri imposti dal D.A. n. 629 del 31.3.2017. La Cgil nella sua Funzione pubblica, con il suo Coordinamento Provinciale Sanità Medici e Comparto ovvero Guglielmo Catalioto e Antonio Trino esprime ampia perplessità dopo aver esaminato la bozza della dotazione organica. Il nosocomio "Papardo", che è stato Ospedale di Riferimento Regionale per la gestione dell'emergenza di III° livello, è stato depauperato in breve tempo di diverse unità specialistiche e, quindi, di posti letto. Questo abbattimento ammonta nel plesso sanitario del 20%, mentre quello degli altri Ospedali della Regione Sicilia si attesta sull'8%. Se tutte le strutture pubbliche hanno subito una riduzione nelle unità della degenza, ne scaturisce “uno spostamento, ingiustificato, di posti letto verso il settore privato convenzionato (incremento di circa 130 posti letto, passando dai 700 a 830)”.
“L'inspiegabile aumento dei posti letto dell'ospedalità privata messinese contrasta fortemente con il taglio previsto dalla Legge - dice la Cgil - che, invece, ne prevedeva una diminuzione in entrambi i settori (pubblico e privato), anche se diversamente ripartita. Fra l’altro, sia il pubblico che il privato vengono finanziati con soldi pubblici per cui ci si chiede dove sta il risparmio e quali siano gli interessi che abbiano permesso questa trasmigrazione di risorse dal primo verso il secondo”.
Soprattutto l'Area Chirurgica non potrà garantire l'erogazione dei LEA (anche in virtù del godimento da parte del personale delle ferie, della malattia, della legge 104, ecc), nonché il rispetto della legge 161/2014. Questo è palese dai parametri tendenziali di riferimento emanati dall'Assessorato alla Salute (da moltiplicare per i posti letto) che stabiliscono l'effettivo fabbisogno di personale e che risultano assolutamente inappropriati. La Chirurgia Generale si dovrà muovere con un esiguo numero di pl e specialisti che devono svolgere la guardia attiva e la doppia pronta disponibilità, nonché l'attività ambulatoriale, di DH e di DS.
Sempre secondo il sindacato, la valenza di alcune U.O. (complesse, semplici dipartimentali o semplici) non viene specificata nella bozza di dotazione organica nel dettaglio la Direzione Medica Sanitaria, il Sistema Informativo e Statistico, la TIPO e la Centrale 118. “Di difficile comprensione la creazione nel Dipartimento delle Emergenze - sottolineano i segretari sanitari -, di una Struttura Semplice Dipartimentale di Anestesiologia”.
Ma quello che appare più camaleontico è il “Dipartimento Funzionale delle Attività Strategiche Aziendali", la cui istituzione è stata enfatizzata pur essendo stata cassata dallo stesso assessorato al ramo e avendo visto innumerevoli stesure degli Atti Aziendali.
“A questo punto bisogna ammettere, nostro malgrado - commentano i sindacalisti Cgil -, di esserci smarriti; da un evidente diniego assessoriale, dopo un continuo scambio epistolare tra il Management del Papardo, il Dasoe, l'Assessore ed i vari Dipartimenti Regionali competenti, si ha il "colpo di scena": l'Assessore con nota prot. n. 61509 del 20 luglio 2016 chiede – alla luce di una proposta di modifica dell'Atto Aziendale presentato dal management – alla Giunta Regionale di esprimere parere positivo alla modifica de quo (in evidente disaccordo con se stesso e con quanto precedentemente acclarato!) istituendo il Dipartimento Onco-Ematologico e, seppur in via sperimentale, il funambolesco Dipartimento oggetto del contendere”.
Chiaramente nessun dubbio dell’importanza del Dipartimento Oncoematologico per la mission aziendale ma tanti per il Dipartimento Funzionale....”che non ha ragione di essere”.
“Risulta non rispondente a quanto stabilito dal DA il numero di unità mediche destinate all'U.O.C. di Malattie Apparato Respiratorio, la cui previsione aziendale è di appena n.6 medici, contro le 8 unità che risulterebbero dalla pedissequa applicazione del DA n. 1380/2015 (guardia medica attiva h24 e presenza di letti di UTIR). All'UO di Reumatologia andrebbero assegnati 10 pl così come da Decreto; la destinazione di appena 8 pl all'UOC di Ematologia con UTMO significa minare alle basi la reale possibilità di crescita e di produttività e lo stesso discorso vale per la UTIC, con l'aggravante che il Papardo risulta centro di riferimento per la rete IMA, possiede l'elipista ed ospita l'unica Cardiochirurgia dell'intero hinterland provinciale”.