Politica
Corteo barche il 20 e Petizione contro Pesca illegale a Capo Peloro
La manifestazione per dire basta ai predatori dello Stretto si svolgerà il prossimo sabato mattina tra Capo Peloro e Capo Rasocolmo. Il documento popolare è stato inviato alle Autorità del mare
- 12/05/2017Marcella Ruggeri
Una petizione di 31mila firme e un corteo di barche per dire basta il 20 maggio alla Pesca illegale a Capo Peloro. La sfilata di imbarcazioni si svolgerà tra quest'ultima zona e Capo Rasocolmo. Li sta portando avanti il consigliere della VI Municipalità del Comune di Messina, Giuseppe Sanò che ha inviato ai responsabili del monitoraggio marittimo il documento consultabile al link: https://www.change.org/p/fermiamo-questa-pesca-illegale-stanno-svuotando-il-nostromarerecruiter=89911266&utm_source=share_petition&utm_medium=copylink.
I destinatari della prova di queste adesioni alla petizione “Fermiamo questa pesca illegale, stanno svuotando il nostro mare!“ sono il Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto e della Guardia Costiera Ammiraglio Ispettore (CP), Vincenzo Melone, il Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Maurizio Martina, l’Assessore regionale dell'agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea, Antonello Cracolici e per conoscenza anche il Comandante della Capitaneria di Porto AMS di Messina C.V. (CP) Nazzareno Laganà, il Comandante della Capitaneria di Porto di Milazzo C.F. (CP), Fabio Rottino, il Comandante della Direzione Marittima di Reggio Calabria C.V. (CP) Giancarlo Russo, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza Colonnello, t.ST Claudio Bolognese.
Le 976 pagine di firme e le 59 di commenti, testimoniano senza ombra di dubbio l'attenzione dei cittadini italiani per il tema trattato e la loro volontà di porre fine alla pesca intensiva e non selettiva, praticata nel sottocosta. La petizione e la manifestazione con corteo di barche, in programma per la settimana prossima, hanno l'obiettivo di far incrementare il numero degli uomini e dei mezzi in dotazione alla Capitaneria di Porto di Messina da parte del Comando Generale della Capitaneria di Porto, affinché si riesca a porre fine alle attività illecite. Unitamente alle azioni repressive, si fa richiesta al Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e all’Assessore siciliano con delega alla pesca mediterranea, di finanziare il progetto denominato M.A.S.T.E.R già inserito nel triennale delle opere pubbliche del Comune di Messina ed inoltrato al dipartimento regionale della pesca mediterranea.
Il progetto vedrebbe realizzato un areale dedicato, attraverso l’immersione di moduli che contrastano la pesca a strascico illegale con gli “stop net” posti entro le tre miglia dalla linea di costa ed ad una profondità tra i venti ed i quaranta metri. Oltre al posizionamento delle barriere che impediscono l’azione distruttiva delle reti vengono previste anche delle piastre esagonali “Unit Reef” messe a piramide che riproducono le condizioni per il ripopolamento della fauna ittica.