Sono stati necessari ben dieci emendamenti per traghettare il Cosap ovvero il Canone di Occupazione del Suolo Pubblico dalla Commissione consiliare Regolamento al Consiglio comunale. All’unanimità, oggi, i consiglieri presenti (in sei) hanno dato l’ok a questo passaggio di straordinaria rilevanza per incrementare il commercio nella città dello Stretto. Ciò che non è mai stato regolamentato dall’Amministrazione municipale potrà trasformarsi in un vincolo vantaggioso e convincente anche per nuovi imprenditori. A formulare tutto il pacchetto di emendamenti il Consigliere Nino Interdonato che ha garantito sempre una voce squillante in questi anni di mandato sulla vicenda controversa Cosap.

Ratificati tutti e dieci mentre altri due (di cui uno che è stato ritirato ed uno nuovo) sono stati indirizzati al Civico Consesso.

“Tra le più indispensabili modifiche che disciplinano il Canone c’è quella che riguarda gli stalli blu - puntualizza Interdonato -. Le attività che svolgono somministrazione assistita quindi bar e ristoranti possono richiedere due stalli blu prospicenti ai loro locali per realizzare i dehors all’esterno. Si può così occupare lo spazio dedicato al parcheggio con il dehor fuori, in plexiglas trasparente e discreto. Al momento, non è previsto perché non è regolamentato. In un'altra correzione, abbiamo inserito la possibilità di allegare come polizze fideiussorie quelle dei consorzi fidi che costano di meno e che garantiscono ugualmente il Comune ma sono più accessibili ai commercianti rispetto alle bancarie e assicurative. Abbiamo revocato la tassazione sul sottosuolo per gli impianti pubblicitari 6x3 che obbliga gli esercenti ad avere una struttura antisismica nel sottosuolo che viene tassata allo stesso modo di un’occupazione normale, esterna ma che non interessa l’attività ed è solo un criterio di sicurezza”.

“Poi, abbiamo ragionato sulla variazione del 40% in meno – continua l’ex vicepresidente vicario del Consiglio - che è quella attualmente vigente con delibera di Giunta. Questa era stata portata in passato in Aula ma non era passata. Io l’ho trasmessa in Commissione ma, siccome aveva avuto il parere favorevole del Ragioniere generale Cama, ora defenestrato, si restava senza parere definitivo. Per evitare di bloccare i lavori della Commissione, l’emendamento è stato convertito per il Consiglio dove andrà spedito. Era allegato alla proposta di deliberazione ma richiederà l’approvazione del Consiglio. La riduzione del 40% oggi è già esistente con la convalida della Giunta ma in via sperimentale. Il mio intento è di confermarla e revocare la sperimentalità. La equipariamo a Catania. Oggi è vigente e scade il prossimo dicembre. Per scongiurare che accada, la recepiamo nel regolamento. Le Donne dovrebbe comportarsi nella stessa misura di Cama. Si discuterà dopo il bilancio e dopo l’affidamento dei servizi della nuova Messinambiente”.