Regione
G7, Currenti: Deviare il corteo
tema della sicurezza oltre che essere un diritto di tutti i cittadini, deve essere una priorità nell'agenda politica
- 14/05/2017redazione
Currenti chiede anche al presidente della Repubblica di deviare dal lungomare, pieno di ristoranti e ritrovi, le manifestazioni anti G7. "Ho ritenuto necessario scrivere una lettera al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio al Ministro dell'interno, al Questore di Messina e al signor Prefetto di Messina al fine di sensibilizzare e concentrare l’attenzione di tutti in merito alla manifestazione degli antagonisti, in programma in città in contemporanea con il G7 di Taormina in data 27 maggio nel territorio di Giardini Naxos". Tale lettera segue la presentazione di un’interrogazione parlamentare all’Assemblea Regionale Siciliana proprio sull’argomento su riportato. Currenti infatti crede fermamente che il tema della sicurezza oltre che essere un diritto di tutti i cittadini, deve essere una priorità nell'agenda politica e certamente lo è per l’attuale governo. “Ritengo rilevante - prosegue Currenti - in questo contesto, che il Decreto Minniti, approvato in prima lettura alla Camera, riconosca nella sicurezza urbana un bene pubblico che afferisce alla vivibilità ed al decoro delle città” Inoltre il deputato regionale ringrazia le donne e gli uomini della Polizia di Stato che, con il loro costante e fondamentale impegno, confermano e anzi rafforzano i valori della legalità e della giustizia nel nostro territorio e proprio per questo chiede attenzione riguardo la manifestazione degli antagonisti al summit del G7. È importante, infatti, precisare che l’ordine pubblico e il rispetto delle norme sono elementi fondamentali ed indispensabili, precursori di civiltà, ma altresì importanti e degni di essere difesi sono gli interessi economici dei cittadini che abitano un territorio. Il percorso previsto per la manifestazione di cui sopra, si dovrebbe snodare lungo vie strategiche, quale il lungomare di Girdini Naxos, e non può non essere considerato che in quell’area ci sono bar e ristoranti che si vedranno costretti a smontare gazebo e tavolini sistemati all’aperto con conseguenti danni economici oltre agli eventuali rischi derivanti dal forte timore, infatti, che frange estremiste possano infiltrarsi tra i manifestanti pacifici, provocando scontri con le forze dell’ordine e disordini, anche importanti. Ecco perché l’on.le chiede, alle massime istituzioni dello Stato, nei limiti del possibile, che nella gestione dei servizi a supporto del buon funzionamento dell’importantissimo forum politico previsto il 26 e il 27 maggio prossimi.