Cronaca
Nasce registro siciliano per la Sclerosi Multipla
Domani la presentazione ufficiale alla presenza del ministro Beatrice Lorenzin
- 14/05/2017redazione
"Il registro è promosso dalla Fondazione Italiana Sclerosi Multipla e dall'Università degli Studi Aldo Moro di Bari - ha spiegato Mario Alberto Battaglia -: un nostro impegno concreto per individuare i bisogni delle persone con sm e fornire le risposte che si attendono. Lo scorso anno, in dieci regioni in Italia tra cui la Sicilia, abbiamo sostenuto con una borsa di studio un assistente di ricerca che ha aiutato a inserire i dati aggiornati di tutti i pazienti seguiti. Anche quest'anno continua il nostro impegno per aiutare i centri i principali ad inserire i dati ed avviare speditamente il registro". La sclerosi multipla registra circa 3400 nuovi casi ogni anno. Nella maggioranza dei casi la SM è diagnosticata tra i 20 e i 40 anni. In Italia si stimano ad oggi 113.000 persone con sclerosi multipla. Lunedì, l'IRCCS e AISM firmeranno una convenzione per un progetto sperimentale di declinazione del Pdta, Percorso diagnostico terapeutico assistenziale, per la sm della Regione Sicilia. Una sperimentazione pilota che riguarda l'organizzazione del centro sm, il reparto ed il collegamento ospedale-territorio. In Sicilia, nel 2014, una delle prime regioni in Italia, è stato approvato il documento "Percorso diagnostico terapeutico assistenziale integrato per la gestione della sclerosi multipla" ed è stata approvata la Rete regionale dei centri per la Sclerosi multipla definita secondo il modello hub e spoke. Nel nuovo Centro sclerosi multipla, IRCCS Neurolesi Bonino Pulejo e AISM intendono sperimentare un modello che potrà essere replicato negli altri centri clinici del territorio siciliano. Il Pdta aziendale consentirà la definizione di strumenti che permettono all'Azienda di delineare il miglior percorso praticabile all'interno della propria realtà identificando i processi e i protocolli operativi per assicurare una presa in carico unitaria delle persone con SM seguite dal Centro in tutte le fasi di malattia e per i differenti livelli di disabilità, anche con attenzione ai necessari e opportuni collegamenti con la rete dei servizi territoriali, definendo i ruoli e le competenze di ogni servizio.