"Dopo averci lavorato molto fa piacere venire qui ad inaugurare questa struttura. La scelta giusta è stata quella di non far chiudere il Piemonte ma accorparlo all'Ircss, realizzando una grande eccellenza e mettendo a valore le potenzialita' di entrambi gli ospedali": a dirlo il ministro della Salute Beatrice Lorenzin che insieme all'assessore regionale alla Salute Gucciardi ha inaugurato i nuovi reparti dell'Irccs Centro Neurolesi Bonino-Pulejo nella sede dell'ospedale Piemonte. "Messina - continua Lorenzin - sta diventando un centro che eroga prestazioni di altissimo livello per le malattie rare, le neuroscienze, l'autismo e altro. Una città importante per l'intero Sud".

Il ministro ha visitato il pronto soccorso dell'ospedale Piemonte, l'Unità di Osservazione breve intensiva e il reparto di Stroke Unit, inaugurando il nuovo reparto per la Riabilitazione cardiovascolare.

"Oggi abbiamo avuto la testimonianza - ha detto - di come ci sia un valore in piu' in questa struttura e basti pensare come e' nata l'idea di raggruppare due strutture in crisi, il Piemonte e l'Irccs, in modo non soltanto da salvarle entrambe ma farle diventare un moltiplicatore di valore. Sono state riorganizzate e in questa unificazione, seguendo criteri sanitari e funzionali moderni, siamo riusciti a salvare il Pronto soccorso e la Stroke unit, fondamentali in una città importante come Messina, che si appoggia sullo Stretto e dove arrivano tante persone anche dalla Calabria. Stanno nascendo nuovi progetti di ricerca, nuovi reparti con una ratio nel funzionamento di tutto il sistema".

Lorenzin: "Ora partiranno anche i concorsi". "Adesso che sono stati sbloccati i fabbisogni partiranno anche i concorsi, ed e' un'occasione importante non solo per la Sicilia. Sono migliaia i posti di lavoro in ambito sanitario in tutto il paese sia medici, infermieri, operatori che tecnici". Lo ha detto il ministro dopo aver inaugurato i nuovi reparti dell'Irccs Centro Neurolesi Bonino. "Questo ci serve - ha aggiunto - per rilanciare ancora di piu' il sistema sanitario nazionale soprattutto in quelle regioni che hanno avuto il blocco del turnover per piu' di un decennio e questo ha significato per alcuni ritardi.
 
L'importante è che questi concorsi non si faranno piu' come una volta senza criterio e con interventi a pioggia perche' l'individuazione dei fabbisogni e' un metodo nuovo che ci permettera' di graduare i concorsi in base alle esigenze reali di ogni struttura e della regione nel suo complesso".
 
                                                                                                                                                                   Foto Rocco Papandrea