Finalmente c’è una data: il 30 maggio 2017. Sarà questo il giorno in cui, in una seduta congiunta della III^ e VII^ Commissione con deleghe rispettivamente alla legalità e ai lavori pubblici, sarà ascoltato, come richiesto più volte dal consigliere comunale Libero Gioveni, il sindaco Accorinti affinché egli chiarisca meglio le sue gravissime dichiarazioni rilasciate nelle scorse settimane in merito ad un presunto “PIZZO” che in passato, a suo dire, si pagava durante i lavori di manutenzione stradale “quando si metteva l’asfalto”.

E’ stata accolta ieri in III^ Commissione e votata a maggioranza (si sono astenuti solo i consiglieri di “Cambiamo Messina dal basso”) la proposta di Gioveni di audire il primo cittadino su una vicenda che certamente – secondo il consigliere comunale, a cui non è andato giù il fatto che Accorinti “lanci sempre il sasso per poi nascondere la mano” – merita di essere approfondita e che potrebbe avere anche risvolti di altra natura.

Insieme ad Accorinti – spiega Gioveni – saranno anche auditi l’ing. Mario Pizzino e l’ing. Antonino Amato, i due Dirigenti che, in periodi diversi nella scorsa legislatura, si sono succeduti nella guida del Dipartimento che curava, appunto, la manutenzione delle strade.

Pur non avendo fatto il sindaco nomi specifici o precisi riferimenti in quella sua intervista – prosegue il consigliere – questo “faccia a faccia” si rende necessario per capire meglio a chi Accorinti si riferisse, perché è fuor di dubbio il fatto che la presenza fisica di Pizzino e Amato durante la seduta del 30 maggio potrà certamente chiarirci meglio tutti gli aspetti in relazione a quanto gravemente dichiarato dal sindaco.

Non potevamo di certo far passare inosservata una esternazione così grave del sindaco – commenta l’esponente centrista – sia nel rispetto dei cittadini che rappresentiamo, sia nel rispetto del nostro ruolo di “pubblici ufficiali” nel momento in cui veniamo a conoscenza, come in questo caso, di presunti reati commessi da qualcuno!

E’ evidente – conclude Gioveni – che secondo quanto emergerà nella seduta congiunta del 30 maggio, nella quale Accorinti dovrà certamente fare riferimento a fatti, persone e circostanze, inviteremo il sindaco (e comunque lo farò io stesso in prima persona), se ancora non l’ha già fatto, a presentare un esposto alla Procura della Repubblica contro chi avrebbe commesso al tempo questo genere di reati.

Diversamente, potranno e dovranno essere altre le conseguenze o i risvolti a seguito di queste sue gravissime ed estemporanee dichiarazioni che, appunto, in un verso o nell’altro, hanno il loro peso".