“Oggi, ancora una volta, il Consiglio comunale ha deciso di non decidere”. Questo è lo sfogo di un arrabbiato o forse rassegnato assessore all’Ambiente, Daniele Ialacqua che ha partecipato alla seduta dei lavori dove si doveva stabilire il trasferimento delle competenze dalla Messinambiente in liquidazione alla nuova società e si è tolto un sassolino dalla scarpa a conclusione.

“Mentre intervenivo in risposta ad una consigliera – fotografa la scena -, quattro componenti hanno abbandonato l'Aula ed è caduto il numero legale. Chi vuole impedire l'affidamento del servizio a MessinaServizi Bene Comune non mette in campo una soluzione alternativa ma lavora per il tanto peggio tanto meglio”.

In effetti, è sconfortante per l’esponente dell’ottetto Accorinti dover cedere il passo per un atteggiamento di “pseudo-menefreghismo”, almeno questo sembra. L’interessamento di soli 14 consiglieri rimasti per la discussione e quindi il voto finale farebbe capitolare il buon umore a chiunque. Eppure il dibattito sui 26 emendamenti della scorsa settimana, in due round di due giornate, lasciava ben sperare in un risultato determinante.

“I presenti erano 38 per votare la sfiducia alla Giunta comunale lo scorso febbraio - polemizza Ialacqua -, oggi solo in 14 per esprimersi su un provvedimento tra i più importanti di tutta questa legislatura, fondamentale per la città e per i lavoratori del settore. Cosa dicono oggi quelli che chiedevano le mie dimissioni?”.