Ci siamo quasi abituati a vedere rifiuti sparsi per le vie della città mentre il nostro olfatto ancora non ne vuole sapere di assuefarsi. Ma dover apprendere che nei luoghi della cultura si possano percepire odori non leggiadri, non di rose e di viole e comunque distanti dal sembrare un ambiente appena pulito e disinfettato ci fa rabbrividire. Parliamo della Sovrintendenza ai Beni Culturali i cui uffici non presentano un bell’aspetto. A palesare questa denuncia da tempo sono la FpCgil Sicilia e la FpCgil di Messina che descrivono una grave mancanza di igiene giustificata dall’insufficienza dei finanziamenti inviati dalla Regione siciliana. A questo proposito le "due sorelle di sindacato" lanciano un annuncio all’assessore competente Carlo Vermiglio: "AAA Cercasi Assessore ai Beni Culturali" sperando che il suo richiamo possa servire a riequilibrare le sorti del dipartimento regionale-peloritano. A detta delle ultime rivelazioni, il settore con sede a Palermo ha dovuto abbattere i fondi disponibili nel corso del tempo, attestando ad oggi appena 18mila euro annui per la gestione servizi, compresa la pulizia

L’assenza di somme indispensabili arriva a colpire persino gli articoli di cancelleria, al punto da non far bastare i fogli per le stampanti, il personale costretto a rimetterci di propria tasca anticipando denaro necessario all’acquisto di toner, risme di carta e persino carta igienica. La Sovrintendenza non è un piccolo riferimento di quartiere ma deve esere in grado di governare vari stabili e non può permettere di mostrarsi inefficiente o ancora peggio sporco e indecente a pubblico e dipendenti.    

Le nostre istanze sono rimaste senza alcuna risposta da parte dell’Assessore Vermiglio – commenta Clara Crocè. Segretario Regionale della FpCgil Sicilia e Segretario Generale della FpCgil di Messina. Nonostante, l’Assessorato regionale non abbia provveduto al pagamento di quanto dovuto ai custodi per gli anni 2015 e 2016, l’organico continua diligentemente a rendere i servizi. Un esempio per tutti il Teatro di Taormina completamente reso agibile in occasione del G7, grazie alla consapevolezza di quello che succede nei beni culturali e se ultimamente lo stesso abbia messo piede negli uffici della Sovrintendenza di Messina, in genere negli uffici periferici della Sicilia o nei siti archeologici, nei quali la situazione di degrado e la carenza igienico - sanitaria è allarmante”. 

Con questi presupposti il sindacato regionale e locale non poteva esimersi dal richiedere una ispezione Asp di Messina alla Sovrintendenza di Messina, ai sensi del D.Lgs 81/2008 coordinato con il DLgs 106/2009, per verificare le caratteristiche strutturali e igienico sanitarie dell’ambiente di lavoro dei locali. A rischio la salute dei dipendenti e degli utenti. La sigla sindacale non si limita all’ispezione. Chiede all’Asp locale – tramite la Crocè e Rosa Raffa, coordinatrice del settore, l’immediata chiusura degli uffici se non si provvede subito a ridare lustro.

Le esponenti sociali si rendono conto che il Sovrintendente di Messina invano si prodiga a presentare istanze di budget alla Regione per procedere alla disinfestazione e ad una sana pulizia straordinaria. “Adesso, da giorni e periodicamente non ci si adopera neanche per quel minimo di igiene ordinaria” – denotano con amarezza.