Non ha ancora una lista elettorale dei candidati pronta ma quello che è certo è che la ventina di persone che lo compongono vogliono correre dritti e spediti verso le competizioni Amministrative del 2018 e fare anche la differenza. E a giudicare dal fermento che ha provocato oggi al Monte di Pietà, potrebbe riuscirci se non altro per dare una scossa alla “piattezza dei partiti troppo strutturati”, dopo due anni di crescita sul territorio. Il candidato sindaco non c’è (almeno non in maniera esplicita) e non è stato dichiarato ma se ci sarà bisogno il concorrente emergerà. Missione Messina ha fatto il suo lancio ufficiale questa mattina con il suo presidente Santi Daniele Zuccarello, già consigliere comunale e con una riunione affollata di cittadini e di vari esponenti del tessuto sociale. Il vicepresidente è l’architetto Maria Gangemi.

“Vogliamo presentarci al territorio, insieme a quanti hanno aderito al Movimento – avverte Zuccarello - che si è aperto ai giovani, a chi sta nelle periferie, ai liberi professionisti che intendono contribuire a costruire una Messina migliore. Si tratta di una nuova idea, di una prospettiva futura con tutte le intenzioni di diventare protagonista per le prossime Amministrative. La mia presidenza non significa che sarò il candidato punta. Non è la candidatura di Zuccarello ma di un gruppo under 40. Questo è il nostro sistema di fare politica con ragazzi validi e professionisti”. E una presentazione che si rispetti non poteva non parlare di programmi, anche proiettandosi nelle prossime consultazioni elettorali. “In tanti, finora, hanno saccheggiato Messina - motiva il consigliere - facendo prevalere il proprio tornaconto, mettendo al primo posto gli obiettivi personali. Migliorare Messina migliore è e sarà il nostro primo obiettivo da perseguire. Per attuarlo, abbiamo delle linee programmatiche di sviluppo e siamo disponibili ad alleanze che condividono le nostre tematiche, aggiungendo ancora più energie”.

Zuccarello ha invitato trasversalmente tanti politici regionali e locali, colleghi, sindaco, assessori, associazioni di categoria, oltre al mondo del lavoro. A rispondere tra i deputati Nino Germanà, poi tra le associazioni il presidente della Confcommercio Carmelo Picciotto, il presidente dell’ordine dei commercialisti Spicuzza e l’ex Presidente della Provincia regionale di Messina, Nanni Ricevuto. 

“Per ora abbiamo scelto di camminare da soli – incalza -. Non cerchiamo di cambiare Messina dal basso ma dalle imprese. Ogni punto, ogni passo è legato all’imprenditoria, al privato aiutato dalla politica. Questo è quello che la politica può fare. Vogliamo che questa linea venga inserita all’interno del programma del candidato a sindaco. Noi sosterremo il sindaco che appoggerà la nostra ideologia, il modo in cui vogliamo portare avanti il nostro Paese. Le aziende non possono aspettare tempi biblici perché si abbassi il canone del suolo che occupano. Il pubblico può fare molto per le imprese, non deve da solo produrre lavoro. Dobbiamo fermarci con questo modo di pensare. Dobbiamo creare rete, attrezzarci, partendo da ogni settore della vita socio-economica: l’occupazione, il turismo, la cultura sono tutti connessi al concetto imprenditoriale. Non possiamo sperare solo nel sole e nel mare se non ci sono lidi, attività dotate di servizi per richiamare i visitatori. Le associazioni culturali hanno bisogno di siti di aggregazione per poter realizzare i loro spettacoli. Il Palacultura non può essere la Caserma dei Vigili urbani. Il privato gira intorno a tutto questo fornendo le risorse. Abbiamo focalizzato che la nostra realtà è formata dalle piccole imprese e non dalle grandi. Lo stesso principio vale per lo sport. Ogni impianto deve essere libero di essere fruito e gestito da associazioni e federazioni perché il coordinamento pubblico ha fallito. Ogni luogo pubblico è abbandonato mentre con il soggetto privato questo non succede perché ha tutti gli interessi di farlo funzionare”.

Noi oggi stiamo dichiarando che lavoriamo per costituire una lista elettorale - rimarca - fatta di piccoli imprenditori, persone che collaborano con associazioni e anche animalisti. La presenza è anche molto femminile, anzi supera quella degli uomini”.

Il Movimento non sembra avere una vera e propria connotazione politica ma ha dei punti fermi. “Non c’è una candidatura a sindaco. Continuerò a fare politica con questo movimento. Intanto siamo cresciuti. Se non dovessimo trovare qualcuno che si senta complice delle nostre idee e quindi anche per la sindacatura, faremo una nostra lista, esprimeremo dopo il candidato principale, che sia io o un altro al momento non ha importanza”.

Zuccarello ha fondato il Movimento il 21 marzo 2015 e lo dice con fierezza. All’epoca si è distaccato dai partiti politici. Tanta gente si è affiancata a lui con ha deciso di portare avanti.

Gli chiediamo: C’è un partito che escluderebbe di accettare se proponessero un’alleanza?

In questo momento scarterei Forza Italia. Non condivido né chi c’è dentro, né il modo di fare politica, che era inesistente quando mi hanno obbligato ad uscire dal Pd”.

Foto Rocco Papandrea