Politica
Visibilità G7 lesa per Messina, Trischitta: Perso spot mondiale. Ecco il danno
“Il danno non si può quantificare” - dice il consigliere Pippo Trischitta. Un’Amministrazione, che non si è imposta per organizzare alcunché nella terra dello Stretto, si dovrà rammaricare. “Perché non un incontro con le First Ladies“
- 30/05/2017Marcella Ruggeri
“L’attrattiva per l’evento internazionale G7 è senza prezzo, tutto quello che ci sta intorno non si può misurare a livello di visibilità. E Messina se l’è fatta strappare. Il sindaco di Catania Bianco con cui noi consiglieri ci siamo congratulati ieri di presenza si è appropriato di una prerogativa di Accorinti. Quest’ultimo è o non è il Sindaco della Città Metropolitana? Toccava a lui rendere la nostra Area protagonista sotto i riflettori di un palcoscenico mondiale. Invece, il danno per la stessa Messina è e resterà incalcolabile”. Così, il capogruppo consiliare di Forza Italia, Pippo Trischitta, spiega questa mattina, nella conferenza stampa congiunta con Pippo Santalco (capogruppo di Felice per Messina), anche l’atteggiamento riservato ieri, durante l’appuntamento C7, allestito dal sindaco Accorinti con i sindaci del Mezzogiorno.
“Non ce l’abbiamo con l’attuale sindaco per aver partecipato al concerto al Teatro Greco – incalza Trischitta – anzi, se la sua presenza istituzionale si fosse fermata lì, tutti saremmo stati contenti. Lui stesso è apparso molto soddisfatto ma alzarsi sulla sedia in una circostanza altolocata e regolamentata da protocolli ed esprimere le sue idee, esclusivamente sue, non significa rappresentare tutta la città. Siamo indignati ancor di più per aver perso tutti insieme un’occasione unica ed irripetibile per poter sollevare e spingere Messina di fronte alla scena dei potenti e di tutti i Paesi più tenuti in considerazione nel Globo. La scena è stata agguantata dal riferimento catanese Bianco perché il campo era libero. Nessuno di questa gestione comunale si è opposto. Accogliere i grandi a Catania poteva essere un’alternativa logistica all’aeroporto. Ma perché Accorinti non organizzava un incontro con le First ladies? Dunque di fronte alla scelta di lanciare e tutelare l’immagine della Città dello Stretto, ha optato per appagare la sua identità col corteo anti G7”.
“L’ex premier Renzi ha dato a Messina la possibilità di uno spot universale – analizza il consigliere –. Avremmo potuto fare vedere la nostra provincia con tutte le sue bellezze in tutte le case del mondo. Negli Stati Unitoi questo spot sarebbe stato visto 10 volte al giorno. Pensate a come si sarebbe configurato il nostro turismo: un volano eccezionale senza paragoni per anni ed anni. Ecco io considero questa motivazione un danno pazzesco. Una sponsorizzazione mancata sicuramente per colpa di qualcuno, filmati di una Messina che sarebbero passati in doppio stile, attraverso le reti televisive e dei mass media, in generale, per la cronaca ma anche per il gossip grazie al parallelo delle first ladies”.
Insomma, una pubblicità sfiorata e gettata alle ortiche: questa è la responsabilità enorme del management Accorinti su cui anche il consigliere Santalco ha sferrato una forte acredine. L’attivismo sui propri ideali è ben accetto se non detieni una carica istituzionale. E questo appunto viene rivolto anche ai due assessori, Ialacqua e Alagna, che non sono stati da meno nell’aver “appeso al chiodo”, per qualche ora, la propria delega e vestendo i i panni dei pacifisti. Poi, Santalco è sfociato in altri argomenti che tengono l’amministrazione in un’inquadratura di incomprensibilità, vedi l’affare Le Donne e la MessinaServizi.