Politica
Esenzioni Tari, scaduto bando 2015 ma Giunta deve inoltrare ancora 2016
A breve le rate per il 2017 ma il Comune è indietro per gli anni precedenti. La competenza è dei Servizi Sociali ma questa condizione induce i contribuenti a non pagare l’imposta. Lo segnala Gioveni
- 31/05/2017Marcella Ruggeri
Ancora oggi, la Giunta municipale non ha fatto pervenire al Civico Consesso la delibera per le esenzioni e riduzioni Tari 2016. Quali sarebbero le ragioni visto che lo stesso Organo ha approvato il Bilancio di Previsione 2016 il 5 dicembre 2016? Una situazione che stona perché soltanto da un paio di settimane è scaduto il bando relativo alle riduzioni ed esenzioni TARI per l’anno 2015 ai sensi dell’art. 40 comma 3 del Regolamento dell’Imposta Unica Comunale.
A rilevarlo è il consigliere comunale Libero Gioveni che si mette dalla parte di quella “migliaia di contribuenti, specie quelli utilmente collocati nell'ultima graduatoria relativa al bando per le riduzioni Tari 2014 o quelli che lo saranno nella prossima graduatoria per l’anno 2015, che non potranno mai avere la certezza di godere anche per l'anno 2016 o addirittura per l’anno 2017 dei benefici previsti”.
Ad occuparsi delle agevolazioni finanziarie sul tributo della nettezza urbana è l’assessorato ai Servizi Sociali, governato da Nina Santisi, che Gioveni interroga al fine di adottare la delibera di Giunta relativa al bando per le esenzioni e riduzioni Tari 2016 da trasmettere al Consiglio Comunale per la necessaria deliberazione.
Palazzo Zanca è in forte ritardo rispetto alle attuali rate che gli utenti a breve dovranno versare già per il corrente anno 2017. Fatto questo, si permetterebbe di utilizzare senza ostacoli il fondo di garanzia previsto per le esenzioni Tari 2016.
Parecchi cittadini, secondo Gioveni, fanno orecchio da mercante e non sono da biasimare perché brancolano nella totale incertezza e sono disorientati decidendo per se stessi ed evadendo le imposte da erogare, determinando quindi un mancato incasso per l'Ente.
L’invito rivolto a tutti è comunque di rispettare le leggi, nonostante la rallentata burocrazia.