Non mi va a genio Renzi. Non mi vanno a genio le mille e mille promesse finora fatte agli italiani, di cui soltanto alcune mantenute. Non mi va a genio Renzi per il suo atteggiamento da guascone, per il modo con cui intende "rottamare" alcune cariatidi della politica, quasi tutti targati Pd. Non mi va a genio per tante cose (non intendo elencarle, così come non intendo entrare nel merito del referendum, del sì o de no) però oggi che è in città per sottoscrivere il "Patto per Messina" (360 milioni di euro per opere infrastrutturali di vario genere), oggi che si trova a Messina vorrei invitarlo a venirci a trovare più spesso.

Magari una volta alla settimana. Perché? Subito detto. Tutt'attorno all'Università, dove sarà siglato il "Patto" (non sappiamo ancora se il sindaco Free Tibet si presenterà in t-shirt e a piedi scalzi), oltre al normale servizio d'ordine d'occasione (che i messinesi, abituati al sommo disordine, hanno definito "eccezionale") finalmente ha trovato il suo habitat la ... pulizia: alberi potati, aiuole rifatte, strade pulite. Insomma un lock che Messina aveva dimenticato da tempo.

Ecco, anche per questo rinnovo l'invito a Renzi: torni, il presidente del Consiglio, una volta la settimana a Messina, pretenda di essere ospitato in una delle tante sedi istituzionali nei vari rioni cittadini e costringa così il sindaco Accorinti a presentargli una città pulita, degna del nome di Messina. Nel frattempo, prima che si dia l'avvio ai lavori per rifare piazza Cairoli e prima che gli stessi vengano completati, il sindaco Free Tibet lo tenga lontano dal cuore della città, non gli faccia vedere i recinti arancione che hanno ospitato le galline, non lo costringa, per il colmo, a cercare l'uovo che potrebbero aver deposto.