Gramsci si rivolta nella tomba e Berlinguer non può riposare in pace. I valori a cui hanno creduto e per i quali si sono battuti e sacrificati sono stati macchiati in maniera indelebile dal trasformismo e dall'opportunismo meschino di coloro che vorrebbero rappresentarli. Questo nuovo governo ha decretato la fine di ciò che si chiamava sinistra e la fine dei concetti di sovranità popolare e rappresentatività.

L'esito del referendum è stato chiaro: quasi venti milioni di italiani hanno bocciato Renzi e la sua accozzaglia!Nonostante ciò i soliti noti, impavidi e senza pudore, hanno messo in scena la pièce "rieccoli". Bocciati sonoramente dall'elettorato, spudoratamente si sono reimpossessati del potere in sfregio a basilari principi di opportunità e pudicizia. Queste riflessioni non interessano Alfano che in maniera spregevole ma chiara farebbe patti con il diavolo pur di avere un ruolo e un palcoscenico, interessano invece i missionari della rottamazione e del cambiamento. Questi ( Boschi e Lotti) non solo non hanno recepito il messaggio del voto referendario ma addirittura sono stati promossi.

La Madonna del renzismo, è opportuno sottolineare, oltre ad essere stata sonoramente bocciata dal giudizio degli italiani il 4 Dicembre , non è stata capace nemmeno di fare eleggere sindaco di Arezzo un suo protetto. Delle doti machiavelliche di Lotti nell'ambito della nuova signoria dei Medici non c'è traccia nella letteratura araldica. Qualcuno può pensare che i ruoli governativi dipendano esclusivamente dalle banche toscane, ma le banche non ci azzeccano nulla con la rappresentatività e la sovranità popolare, soprattutto dopo la schiacciante vittoria del NO. Forse, i pupilli del Caudillo, si sentono la reincarnazione di Evita Peron e Fidel Castro? Recalcati e Baricco, star della Leopolda, dovrebbero darci una spiegazione psicanalitica e pedagogica su questi due personaggi del giglio magico. Altre due nomine meritano un approfondimento: Anna Finocchiaro e Valeria Sereni. La prima sarà ricordata dai Siciliani perchè, dopo essere stata polverizzata da Lombardo, abbandonò il seggio di deputato regionale d'opposizione per farsi nominare in un collegio blindato.

Il Paese inoltre è a conoscenza che la Finocchiaro, nuovo ministro, è parlamentare dal 1987 (alla faccia della rottamazione), ex sodale appassionata della Ditta e poi nutrice della Boschi. Per avere idea sulla coerenza della Sereni è opportuno risentire le affermazioni fatte in TV : "se perdiamo il referendum non sarò attaccata alla poltrona". In realtà si è alzata per occupare quella di Ministro alla Istruzione. Il nuovo ministro ha mentito dicendo di avere una laurea. Si spera che non si voglia passare " dalla buona scuola alla scuola gender". Finocchiaro e Sereni sono new entry, tutti gli altri sono stati confermati o spostati. Il cittadino si chiede dov'è finita la rottamazione e dov'è il cambiamento propagandato. Forse una risposta la potrebbe dare "un altro statista" noto per essere un compulsivo utilizzatore di Twitter: è conosciuto soprattutto come #ciaone. Tale personaggio ha dichiarato in una nota trasmissione televisiva " che sarebbe andato a casa se avesse perso il referendum".

È ancora aggrappato allo scranno di parlamentare e al lauto stipendio nonostante avesse dichiarato: "non campo di politica, grazie a Dio, ho un lavoro". La domanda è quale? Il post: non ha abbandonato il seggio di parlamentare nominato. Diceva Andreotti: "il potere logora chi non ce l'ha". Voleva significare che i valori sbiadiscono di colore di fronte alla poltrona. Soprattutto nella nuova religione del renzismo.