Altra firma pesante alla sfiducia. Si tratta del presidente del Consiglio comunale, Emilia Barrile. Si tratta però di una firma “condizionata”. Infatti, l’esponente di Forza Italia ha siglato il documento condizionando la sua scelta a ciò che faranno gli altri. “Se entro due mesi non decideranno gli altri partiti cosa fare ritirerò la firma, perché non permetterò che la città venga commissariata da Crocetta”.

Il ragionamento della Barrile è lineare. Se i Dr e il Pd firmano e votano al sfiducia in tempo utile per andare a votare a giugno bene, caso contrario non permetterò che la città rimanga per un anno nelle mani di un commissario nominato da Crocetta. Con quella di Emilia Barrile il numero delle firme sale a 13 e quindi ne mancano adesso solo tre per portare in aula la sfiducia al sindaco Renato Accorinti. Il cerino, quindi, è sempre più nelle mani del Pd e dei Dr, che a questo punto si dovranno assumere una grande responsabilità politica.

Il comunicato della Barrile

“La decisione, a lungo ponderata, della firma della mozione di sfiducia al Sindaco Accorinti di fatto avvilito dalla propria linea politica e dall’inefficace linea gestionale portata avanti da una parte della sua Giunta”. Scrive la Barrile in un comunicato stampa diramato nel pomeriggio. “L’attenzione prestata, quasi esclusivamente dal sindaco ad operazioni mediatiche – aggiunge la presidnete del Consiglio comunale - e di costruzione di rapporti con il Dalai Lama et similia ha, nei fatti, allontanato la guida della città dai reali e pesanti problemi vissuti dai cittadini. Ora, però, la misura è colma ed è arrivato il momento di una scelta legata all’unico ed esclusivo beneficio per la città”.