Come volevasi dimostrare. Pd e Dr sono azionisti della giunta-Accorinti. Il tema della sfiducia ha agitato nuovamente le acque stagnanti della putrida politica messinese.

Le ultime due firme apposte al documento predisposto dagli uomini di D’Alia e Garofalo, rispettivamente da Peppuccio Santalco e da Emilia Barrile, frutto di scelte personali, dicono loro, hanno creato un po’ di imbarazzo in quanti dicono di non essere contenti di Accorinti ma che nei fatti continuano ad appoggiarlo. E perché mai dovrebbero sostenerlo? Perché hanno piazzato proprie pedine in giunta. Il Pd è notorio che abbia l’assessore Luca Eller, i Dr sono notoriamente vicini all’assessora Daniela Ursino. Quest’ultima a differenza del toscano non ha la tessera di partito, ma non è certamente distante dalle posizioni di Picciolo & company.

Fatto sta che i giochi, sostanzialmente, sono fatti e per stanare Carbone, il quale ha dichiarato a tempostretto.it che i suoi firmeranno una propria mozione di sfiducia, è sufficiente che i consiglieri di Forza Italia rompano gli indugi per fare approdare la mozione in aula. Poi, se ne vedranno delle belle, perché se la mozione non passerà i messinesi sapranno chi sono i complici della distruzione di Messina. I consiglieri non passeranno mai alla storia per eroi, ma dovranno dimostrare di non essere solo delle marionette.

E se proprio vogliamo dirla tutta, l’unico paracadute che hanno per uscire indenni agli occhi dell’opinione pubblica è proprio la sfiducia. Messina sta sanguinando e all’orizzonte con il sindaco che pensa alla visita del Dalai Lama mentre gli studenti muoiono di freddo in aula, si vedono solo macerie. I cittadini stanchi invocano una nuova guida per Messina dopo quasi quattro anni di disastri da parte di un sindaco che ha dimostrato di non essere in grado di amministrare nemmeno un condominio. Ma tutto dipenderà dalle scelte di due partiti che evidentemente non intendono mandare a casa Accorinti prima della scadenza naturale.