Da circa 7 mesi il punto prelievi di via del Vespro, essenziale riferimento per l’esecuzione degli esami del sangue dei cittadini messinesi del centro città ed anche delle aree vicine, anche da Lipari è stato inspiegabilmente chiuso nonostante le forti rimostranze del Sindacato. La UILFPL ha numerose volte chiesto spiegazioni in merito e finalmente la risposta è arrivata.

Lo denuncia in una nota stampa la Uil-Fpl di Messina. "In seguito ad un recentissimo incontro avuto la scorsa settimana con il direttore generale dell’ASP di Messina - si legge nel documento - in seguito ad una comunicazione inviata le organizzazioni sindacali in merito all’esecuzione degli ennesimi lavori di ristrutturazione del Poliambulatorio di Via del Vespro, appalti di milioni di euro, iniziati dal 2000 ed ad oggi mai finiti, è emersa la incomprensibile chiusura del Punto Prelievo. Il manager, dopo un iniziale sconcerto e verificata la fondatezza del fatto, a seguito della forte sollecitazione della UILFPL si è impegnato per l’immediata riapertura. Resta un mistero tuttavia la sua chiusura, stante le dichiarazioni dello stesso DG di non avere mai dato disposizioni in merito alla sua chiusura"

Il sindacato è molto critico e si chiede chi abboa avuto l'idea di chiuderlo. "Ma chi è stato l'artefice della chiusura? Immaginiamo che per questo, il manager avvierà sicuramente una indagine ispettiva interna con le conseguenti procedure disciplinari. Pertanto, la UILFPL esprime tutta la sua soddisfazione per l’obiettivo raggiunto in quanto la chiusura di questo importantissimo servizio ai cittadini/utenti messinesi per tutto questo tempo ha certamente avuto notevoli refluenze negative per gli innumerevoli disagi causati specialmente ad un’utenza “fragile” già provata dallo smantellamento di altri importantissimi servizi sanitari nella città di Messina nell’assoluta indifferenza di chi ci amministra! La UILFPL continuerà senza sosta a vigilare e a denunciare tenacemente tutte quelle inadempienze, quegli sprechi, etc. che emergeranno a danno dei cittadini/utenti sempre più sudditi di una politica miope ai reali fabbisogni di salute in questo delicato periodo di crisi economica di cui ancora non si vede l’uscita dal tunnel della recessione".