Politica
Palagiustizia bis, i dubbi di Gioveni
L'esponente dei Centristi per la Sicilia perplesso sugli eventuali costi relativi allo spostamento dell'ospedale militare
- 30/01/2017redazione
Il 9 febbraio sarà firmato il protocollo d’intesa che autorizzerà la realizzazione del secondo Palagiustizia nei locali dell’ex ospedale militare. Venerdì è arrivata la tanto attesa nota da parte del Demanio, così l’amministrazione potrà mandare avanti uno dei progetti maggiormente inseguiti nell’arco di questo mandato.
Un progetto che trova contrario il consigliere comunale Libero Gioveni: “L’ormai definitiva decisione dell’Amministrazione di realizzare i nuovi uffici giudiziari nell’immensa area dell’ex ospedale militare deve fare i conti con le non certamente chiare modalità di trasferimento di personale, attrezzature e corposo archivio del Dipartimento militare di medicina legale che, occorre precisare, è l’unico rimasto nel Mezzogiorno (oltre a quello di Palermo) che riesce a offrire un prezioso servizio all’utenza sia militare che civile proveniente da parecchie regioni del sud (con tutto ciò che ne consegue positivamente per tutto l’indotto).
L’idea di trasferire tutto negli angusti magazzini della Marina militare siti in via Bonino – afferma convinto il consigliere – andrebbe approfondita sia per la scelta certamente decentrata rispetto all’attuale sito, sia soprattutto per gli esorbitanti costi a cui occorrerebbe far fronte per riqualificare e adeguare totalmente una struttura dove tra l’altro vi è depositata una considerevole quantità di amianto dannoso per la salute”.
L'esponente dei Centristi per la Sicilia chiede se nei costi previsti per la realizzazione della struttura giudiziaria sono previsti anche quelli per lo spostamento dell’ospedale Militare: “Non risulta ancora chiaro, infatti – prosegue l’esponente centrista – se nei famosi 17 milioni di euro ministeriali che servirebbero a far nascere il secondo Palazzo di giustizia rientrerebbero anche questi costi, oppure l’opzione di adeguare l’ex Polo logistico della Marina andrebbe a gravare pesantemente nelle casse comunali che, come è noto, non potrebbero certamente sostenere un’operazione di così tale portata.
Alla luce di queste considerazioni – ribadisce Gioveni – si rende necessario ed urgente, vista l’assenza dell’assessore all’urbanistica De Cola nell’ultima seduta di Commissione appositamente convocata sulla vicenda, un ulteriore approfondimento, anche alla presenza di tutti gli altri soggetti istituzionali direttamente o indirettamente interessati, perché la città ha tutto il diritto di conoscere a 360 gradi gli effetti di un’operazione di tale portata”.