Nebrodi
Operazione Nebros, denunciati due imprenditori agricoli
Attestavano terreni per ottenere finanziamenti comunitari nel comparto agricolo, un giro di affari di oltre 280mila euro
- 31/01/2017redazione
Non si ferma l'azione della Guardia di Finanza mirata alla legittimità di richieste di contribuzioni agricole comunitarie da parte di titolari di aziende agricole individuate nei comuni di Troina, Cerami e Cesarò, aree ricadenti nel territorio del Parco dei Nebrodi. La GdF ha denunciato due imprenditori agricoli M. P.G. e M. P.S. titolari di aziende rispettivamente con sede a Tortorici e S. Agata di Militello operanti nel settore degli allevamenti di capi di bestiame. Quest’ultimi, pur essendo destinatari di apposita informazione interdittiva antimafia emessa dalla Prefettura di Messina, poiché in possesso di gravi e molteplici precedenti penali riferibili alla cosiddetta criminalità rurale (furti di bestiame, danneggiamenti ed altro), attestavano falsamente nei relativi fascicoli aziendali la disponibilità di terreni demaniali di proprietà dell’Azienda speciale silvo-pastorale di Enna, precedentemente concessi sulla scorta di contratti d’affitto stipulati con il citato Ente, al fine di ottenere finanziamenti comunitari nel comparto agricolo.
L’irregolare attestazione dell’esistenza dei contratti d’affitto di terreni agricoli, alla luce delle disposizioni previste dal Codice delle Leggi antimafia, integrate dalle recenti linee guida fissate con protocollo di legalità stipulato in data 18/03/2015 tra la Prefettura di Messina e l’Ente Parco dei Nebrodi (cosiddetto protocollo Antoci), stabiliscono un nuovo e più stringente obbligo per i soggetti gravati da misure antimafia che perdono il diritto dell’uso in concessione delle aree demaniali da destinare a pascolo o a coltivazioni, previa comunicazione di avvenuta rescissione da parte dell’Ente concedente.
La rescissione dei contratti di affitto determina, sostanzialmente, l’impossibilità giuridica di richiedere contribuzioni pubbliche comunitarie. Conseguentemente, le Fiamme Gialle di Nicosia hanno denunciato i responsabili per falso in atto pubblico finalizzato all’indebito conseguimento di provvidenze riferibili alla politica agricola comune. I contributi oggetto di ricognizione sono stati quantificati in 280mila euro.
L’operazione “Nebros” ha dato concreta ed effettiva attuazione all’innovativo protocollo di legalità del marzo 2015 che ha esteso gli accertamenti delle forze di polizia nei confronti di tutti i soggetti in odore di mafia richiedenti provvidenze pubbliche e comunitarie a prescindere dagli importi dei contratti e delle erogazioni , abolendo la vecchia soglia quantificata in 150 mila euro per ogni soggetto richiedente, solo al superamento della quale erano in precedenza investite per l’accertamento le Autorità preposte al controllo.