Politica
Fotovoltaico a Portella: Interdonato, Laimo e Polimeni mirano alla green energy
La proposta consiste nell'utilizzare la tecnologia fotovoltaica per illuminare il frequentatissimo tratto di strada che collega la città ai villaggi collinari presenti sui Peloritani
- 04/02/2017redazione
Il vicepresidente del Consiglio Comunale di Messina, Antonino Interdonato, il vicepresidente della V Circoscrizione, Franco Laimo ed il coordinatore della V Circoscrizione di Sicilia Futura, Orazio Polimeni strizzano l'occhio alla green energy, e lo fanno mirando alla strada di Portella nel villaggio di Castanea come zona su cui sperimentarla. In particolare i tre si auspicano di emulare comuni virtuosi quali, ad esempio, quello di Padova, vincitore dei premi Energy Med per il risparmio energetico nelle pubbliche amministrazioni ed Innovazione amica dell’ambiente promosso da Legambiente per aver adottato la tecnologia fotovoltaica per illuminare le strade pubbliche.
“Le nuove tecnologie ad alta efficienza energetica sono molto convenienti – spiegano Interdonato, Laimo e Polimeni – perché portano a notevoli risparmi energetici ed economici che deriverebbero da interventi di miglioramento dell'efficienza dell'illuminazione stradale. Il comune di Padova ad esempio ha tagliato un milione e mezzo di euro in costi per l’illuminazione pubblica ed il riscaldamento senza spendere un soldo per ottenere questo brillante risultato. Inoltre, la direttiva europea '2020-20' esige un aumento di efficienza energetica del 20%, il 20% di incremento di utilizzo fonti rinnovabili, il 20% riduzione di emissioni di CO2 entro il 2020, pertanto, anche l’illuminazione pubblica, deve far fronte a questi nuovi requisiti, e quindi gli enti locali sono chiamati ad adeguare le proprie strutture alle nuove esigenze. Per fare ciò è indispensabile conoscere le tecnologie per l’illuminazione più innovative ed efficienti, come ad esempio il fotovoltaico”.
La capacità di certi materiali di convertire l’energia solare in corrente elettrica continua venne scoperta per caso nella prima metà dell'Ottocento dal fisico francese Edmond Becquerel grazie agli studi realizzati su una cella elettrolitica in cui erano immersi due elettrodi di platino. Bisognerà però attendere oltre un secolo dopo, esattamente sino al 1954, per avere la prima cella solare commerciale in silicio, materiale quest'ultimo dalle proprietà decisamente migliori. Tuttavia così facendo si passò solo dall'avveniristica scoperta scientifica alla sua applicazione attraverso l'invenzione tecnologica. I suoi costi proibitivi, infatti, ne restrinsero il campo d'azione a casi particolari, come l'alimentazione di satelliti artificiali. Il passaggio verso la realizzazione di un'innovazione mediante l'applicazione di questa tecnologia nei diversi ambiti della vita quotidiana, quali appunto l'illuminazione pubblica e privata, giungerà solo in tempi recenti e la fase è ancora tutt'altro che conclusa. Nella fattispecie in Italia la tecnologia fotovoltaica inizia ad affermarsi a partire dal terzo millennio attraverso alcuni decreti ministeriali che hanno dato vita ad un meccanismo di incentivi che stimolasse i diversi soggetti ad adottarla, portando di fatto il Bel Paese a scalare negli anni la graduatoria mondiale della nuova potenza fotovoltaica installata, collocandosi oggigiorno tra le prime dieci posizioni.
“A tal riguardo – concludono Interdonato, Laimo e Polimeni – la nostra proposta è quella di utilizzare le caratteristiche degli impianti fotovoltaici, mediante la collocazione di pali di pubblica illuminazione corredati di apposito pannellino fotovoltaico, col fine di illuminare il tratto di strada (davvero frequentatissimo) 'Portella Castanea', che dal Villaggio San Michele giunge fino a Portella collegando la città ai villaggi collinari presenti sui Peloritani, garantendo così una maggiore visibilità per gli stessi automobilisti che spesso trovano non poche insidie nel suddetto tratto stradale di competenza comunale e ricadente nel territorio della V Circoscrizione. Tale investimento porterebbe solo benefici per la collettività, ovvero ingenti risparmi di denaro pubblico, trattandosi peraltro di eco-investimenti per i quali si possono sfruttare non poche agevolazioni per l’installazione”.
Paolo Fabrizio Mustica